Tesseramento, Casapound getta la spugna: “Non si farà più nel pub”
Dopo le polemiche di questi giorni il partito di estrema destra rinuncia all’incontro alla Divina Commedia, ma annuncia: “Si farà lo stesso”
REGGIO EMILIA – “Il tesseramento 2019 si farà in ogni caso, ma non avverrà più alla Divina Commedia”. Il partito di estrema destra Casapound, dopo le polemiche di questi giorni, getta la spugna e, sul suo profilo Facebook, annuncia che “non avverrà più nel pub reggiano per tutelare i titolari dopo gli attacchi orribili subiti in questi giorni”.
Casapound aveva previsto alle 20.30, nella birreria “Divina commedia” (in via Fratelli Cervi, ndr), il tesseramento sul territorio. Gli antifascisti reggiani si erano mobilitati per “rovinare la festa” all’associazione di estrema destra, i gestori del locale pubblico si erano difesi così su Facebook: “Non era nostra intenzione urtare la sensibilita’ di nessuno e rimaniamo basiti per tutto cio’ che ci sta succedendo. Vorremmo chiarire che la nostra birreria e’ totalmente apolitica ed apartitica, siamo un locale pubblico e come tale accogliamo chiunque, a prescindere da etnia, ideologia politica od orientamento sessuale, purche´ ci si comporti in modo civile e rispettoso”.
Da parte sua l’associazione “Reggio in Comune” aveva diffuso sui social una lettera aperta a loro indirizzata, sottoscritta da oltre 500 cittadini: “Cari titolari, se e’ vero quello che avete scritto, ossia che accogliete chiunque, sappiate che state ospitando chi, nell’azione politica quotidiana, discrimina in base al colore della pelle, attacca chi professa altre religioni e denigra gli omosessuali”. Pertanto “vi chiediamo di non affittare od offrire spazi a chi vuole danneggiare la coesione del nostro Paese e della nostra citta’, una citta’ che si e’ distinta e ha sacrificato i suoi migliori figli e figlie per contrastare lo stesso fascismo che CasaPound oggi vorrebbe riportare in auge”.
Al presidio antifascista indetto dal centro sociali AQ16, (a cui aderiscono anche Casa Bettola, Citta’ Migrante, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana), si erano associati anche Anpi, Arci e Cgil reggiane. “Chi vuole rovesciare la storia riproponendo, in chiave “moderna”, la violenza, la discriminazione e il razzismo incarna lo stesso significato di fascismo che non puo’ che incontrare il nostro dissenso e non puo’ in definitiva trovare spazio nella nostra citta’”, affermano.