Apertura Ztl, Tutino e il M5S deridono Salati

1 febbraio 2019 | 16:44
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Apertura Ztl, Tutino e il M5S deridono Salati

La Ognibene: “E’ una proposta vecchia di 30 anni”. L’assessore ironizza: vogliono andare il Lamborghini in via Emilia. Il candidato del centrodestra: “A Parma e Piacenza è così”

REGGIO EMILIA – Nella nosra città la campagna elettorale entra nel vivo e si moltipliano le schermaglie tra i candidati a sindaco. L’ultima querelle che corre via social e’ relativa al centro storico e in particolare alla sua accessibilita’, e ad accenderla e’ Roberto Salati. Il civico sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ha infatti nella sua lista l’introduzione di orari di apertura della zona a traffico limitato, che si accompagnano ad altre misure per il rilancio dell’esagono, sia dal punto di vista commerciale, “con riduzione della tassa di occupazione”, sia sotto il profilo residenziale, “eliminando il degrado e aumentando il numero dei parcheggi”.

La proposta sulla Ztl registra pero’ subito una levata di scudi, a cominciare dal Movimento 5 stelle (alleato nel governo nazionale del Carroccio). “Aprire la zona a traffico limitato del centro storico alle automobili non aiuta ne’ il commercio, ne’ la vivibilita’ del cuore di Reggio. È una proposta vecchia di 30 anni, gemella dello spreco ‘Park Vittoria’ donatoci da Delrio-Vecchi-Spadoni-Magnani”, sentenzia Rossella Ognibene, candidata dei pentastellati che si presenta domani alla citta’. “Una proposta – aggiunge – che va in direzione contraria a tutte le esperienze piu’ avanzate d’Europa”. Domani, conclude Ognibene, “presenteremo le prime 5 proposte su vivibilita’ e mobilita’, commercio del centro storico, ambiente, lavoro e sicurezza per il futuro di tutta Reggio”.

Mirko Tutino, assessore alla Mobilita’, respinge al mittente l’idea richiamando la passata vicenda giudiziaria di Salati, pizzicato nel giugno 2008 a gareggiare sulla statale Adriatica, a bordo di una Ferrari, con un amico che guidava una Lamborghini. Per quell’episodio il candidato del centrodestra – difeso dall’avvocato Claudio Bassi, consigliere azzurro in sala del Tricolore – fu assolto. Tutino pero’ scrive: “Viene da farsi una domanda: quanto ci mettera’ una Lamborghini per andare da San Pietro a Santo Stefano (i due estremi della via Emilia reggiana, ndr) e ritorno se non trova inutili minibu, pedoni, ciclisti e divieti di vario tipo ad intralciare la sua strada?”.

Parole che Salati non digerisce: “Questo e’ il livello del dibattito con un assessore che, con le sue scelte scellerate, ha bloccato Reggio”. Insiste poi il civico: “Oggi ci troviamo davanti ad una sfida concreta: fare ripartire questa citta’. Niente scene da film, ma una citta’ che guardi alle esperienze di Parma e Piacenza e che ne sappia far tesoro”. In queste citta’, ricorda Salati, “le ztl non sono un tabu’ e vengono aperte tutte le sere, peraltro esagerando, e permettendo il traffico in tutto il centro. La nostra idea prevede l’apertura in zone precise, cosi’ da ridare senso al centro storico”. Il candidato sindaco quindi promette: “Sapremo fare meglio di quanto fatto da Tutino ed ancor prima dall’assessore Paolo Gandolfi”.