La squadra del presidente Alberto Zanichelli ha scommesso sul giovane Nicolas Rizzo.
Il portiere ex Carpineti: “Pioli è la mia guida, la sua esperienza è una grande risorsa per tutta la squadra”
BIBBIANO – SAN POLO (Reggio Emilia) – La Promozione 2018/2019 resterà nella memoria degli sportivi grazie al Bibbiano, compagine che ha sfidato le grandi presentandosi in campo con una squadra di ragazzi giovanissimi. Una Juniores di qualità con elementi esperti a tracciare il percorso. Stessa linea anche tra i pali dove il portiere troviamo il giovane Nicolas Rizzo, giocatore classe 1998 che sta dimostrando di avere le carte in regola per ambire anche a categorie superiori.
Rizzo, sei uno dei colpi di mercato di Ivan Galaverna.
Il direttore mi conosceva da tempo, io ho sempre avuto molta stima di questa piazza e in estate abbiamo deciso di iniziare a lavorare insieme. Per me è stata davvero una bella soddisfazione: Bibbiano è una piazza importante e vestire questa maglia è motivo d’orgoglio
Come ti trovi a Bibbiano?
Mi sono ambientato subito. L’ambiente è molto sano. Mi piace perché nessuno mette pressioni a nessuno e questo rende tutto molto più semplice, specialmente per i ragazzi più giovani che magari si affacciano per la prima volta al campionato di Promozione o d’Eccellenza
Una squadra giovanissima.
Abbiamo la media-età più bassa del campionato e nonostante ciò stiamo dimostrando di poter tenere il passo delle grandi. I ragazzi sono tutti molto giovani, ma siamo tutti molto coinvolti e determinati a portare a termine il campionato nel miglior modo possibile. Il livello di concentrazione è degno di una squadra di veterani
Oggi sei ancora giovanissimo, ma hai grande preparazione e diverse esperienze importanti alle spalle. Chi sono stati i tuoi maestri?
Ho avuto tanti ottimi allenatori: Sergio Eberini, Daniele Fontana, Luca Fava, Marco Roccati, Luca Malaguti… Ho cercato di apprendere il massimo da ciascuno di loro e tutti, a modo loro, mi hanno trasmesso qualcosa di importante che porto con me negli anni
Tante esperienza, tra cui una pagina particolare a Carpineti.
Sono arrivato a Carpineti a metà stagione, ho avuto modo di conoscere tante brave persone. Purtroppo dopo la storia è andata a finire come tutti sappiamo. Io posso solo augurare il meglio a quella piazza, nella speranza di rivederli quanto prima in categorie di rilievo. A Carpineti amano il calcio
L’annata nella quale hai avuto maggiori difficoltà?
Ho sempre dato il massimo. Mi sono sempre trovato bene. Chiaro che a Fiorenzuola non sono riuscito a giocare molto perché il portiere titolare era davvero molto bravo, giusto così. A Rubiera mi sono trovato bene, ma anche in quel caso i portieri bravi e preparati erano due. Nessun rimpianto, anzi. Giusto che giochi il migliore, ci mancherebbe
A Bibbiano e anche in altre circostanze hai dimostrato di meritare una possibilità in Eccellenza, magari col Bibbiano.
Questo non sta a me dirlo. Mi merito l’Eccellenza? Chissà. Io mi sto impegnando al massimo e non nascondo l’ambizione di provare ad alzare l’asticella. A Bibbiano mi trovo benissimo e vorrei continuare con questa maglia
Tutti ti hanno accolto al meglio, chi ti ha aiutato di più?
Sono stati tutti meravigliosi e mi sono subito sentito a mio agio, chiaro che il nostro regista Pioli mi ha dato una grande mano. Ha grande esperienza e, con Margini, cerca sempre di parlare ai giovani. La loro esperienza è una grande risorsa per noi. Con Pioli è nata una bella amicizia, nello spogliatoio è sempre seduto vicino a me, questo mi rende felice. Il gruppo è molto legato, la serenità aiuta a prendere tutto con maggiore leggerezza