United Albinea, il coach Bonini: “Sono qui per creare qualcosa di importante”
Il giovane coordina il settore giovanile dello United Albinea del presidente Alessandro Simonazzi. Il tecnico laureato in Scienze Motorie: “Grazie al supporto della società stiamo costruendo una Scuola Calcio competitiva”
ALBINEA (Reggio Emilia) – Lo United Albinea del presidente Alessandro Simonazzi è una delle realtà emergenti del nostro territorio: non parliamo solo di prima squadra ma di strutture, settore giovanile, Scuola Calcio, tecnici e progetti futuri. Oltre al veterano Luigi Romano la società della zona matildica si è assicurata anche le prestazioni del preparatissimo Francesco Bonini. Abbiamo incontrato il mister, laureato in scienze motorie, per conoscerlo meglio.
Ciao Francesco, raccontaci un po’ di te
Ho lavorato tanti anni alla U.S. FIDES di Reggio Emilia, con cui tutt’ora collaboro e con cui ho stretto legami molto forti. Mi sono laureato in Scienze Motorie e sto attualmente frequentando la magistrale. A settembre mi hanno proposto di lavorare per lo United Albinea e ho colto l’opportunità al volo.
Come ti sei trovato all’interno della società? Hai avuto difficoltà all’inizio ad ambientarti?
È un’avventura totalmente nuova per me e ci sono tante cose da costruire insieme ma devo dire che stiamo andando molto bene! Per quanto riguarda le difficoltà non lo nascondo: all’inizio della stagione ero teso. Un po’ perché ovviamente era tutto nuovo, un po’perché siamo partiti leggermente in ritardo, ma grazie alla forte sintonia tra me e Luigi Romano, che gestisce con me il tutto, siamo riusciti a recuperare alla grande. Inoltre mi trovo molto bene sia con i dirigenti che con i ragazzi, cosa non da poco.
Luigi Romano ha grande esperienza, come giudichi il vostro rapporto?
Luigi ha molta esperienza, molta più di me, però ha anche molta umiltà. Siamo alla pari, ognuno cerca di dare il massimo, ci aiutiamo e questa è la cosa principale. Posso imparare molto da lui, e questo sicuramente è molto importante per me.
Parliamo della Fides, hai accettato l’offerta dello United senza voltare le spalle alla società del presidente Sirotti.
Lavoro con la Fides da più di dieci anni, sono una seconda famiglia per me. Lo United mi ha contattato a settembre, con la stagione alle porte. Non potevo voltare le spalle alla Fides, quindi mi sono organizzato al meglio per gestire tutti e due gli impegni.
Che tipo è Alessandro Simonazzi?
Il presidente vuole rilanciare il calcio ad Albinea, il suo paese. Ha grandi progetti e noi siamo pronti ad aiutarlo. Mi piace perché, una volta dettate le linee guida, non interferisce col lavoro sul campo, con la quotidianità. Mi piace avere la possibilità di gestire ogni situazione. Inoltre è una persona molto intelligente perché ha capito che, per costruire qualcosa di importante, serve tempo. Inoltre posso dire che mi ha fatto piacere fare la conoscenza di Massimo Tanferri, una persona sempre molto disponibile e sempre presente. In generale il clima è ottimo, dobbiamo solo continuare su questa strada senza bruciare le tappe.
Quanti tesserati avete quest’anno?
Siamo in 200 circa. Alleniamo dai più piccoli – anno 2012/2013 circa – fino alla categoria Juniores. Copriamo tutte le annate, partendo dai bambini per poi “coltivarli” e per accompagnarli nel loro percorso. Mi piace l’idea di accompagnare i ragazzi in un percorso pluriennale, per vederli crescere insieme a noi ed alla squadra.
In effetti anche tu sei molto giovane…
Classe 1991. Sono giovane sì, ma molto motivato. Inoltre sono affiancato da Luigi, davvero un ottimo partner, e da una società che ci ha praticamente lasciato carta bianca. Credono molto in noi e nel nostro progetto. Diciamo che al momento sono molto contento: ho scelto la mia più grande passione come lavoro, non posso che esserne felice.