Inchiesta Angeli e Demoni, il Tribunale dei Minori rianalizza vecchi casi
Discussione in consiglio comunale a Montecchio: approvato odg in cui ci si impegna ad attivare procedure per garantire la continuità dei servizi a tutela e protezione dei minori.
VAL D’ENZA (Reggio Emilia) – Il Tribunale del Minori di Bologna – che ha competenza regionale – ha iniziato a rivedere alcune decisioni relative ad affidi di minori alla luce dell’inchiesta “Angeli e demoni”. Secondo quando appreso, starebbe rianalizzando alcune decisioni precedentemente prese sulla scorta delle relazioni dei servizi sociali della Val d’Enza ed riaffidando i casi a Servizi sociali di altri distretti. Saranno poi ascoltati genitori e bambini per verificare se le criticità sono state superate e se i minori possano rientrare in famiglia.
Gli avvocati familiaristi, oggi, si sono confrontati proprio sul tema degli affidi e sul ruolo del Tribunale dei Minori. L’istituzione è considerata dalla maggior parte dei legali reggiani superata: i Servizi sociali hanno un’ampia capacità di azione, delegata dal Tribunale, e la legge sull’affido viene considerata lacunosa.
Intanto il Consiglio comunale di Montecchio nella seduta del 10 luglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno. L’odg approvato all’unanimità impegna l’Amministrazione a costituirsi parte civile nei processi che dovessero attivarsi a seguito delle indagini.
Ci si impegna poi ad attivare le necessarie attenzioni e procedure per garantire la continuità dei servizi nel settore oggetto delle indagini ed a tutela e protezione dei minori.
Infine impegna l’amministrazione comunale e il sindaco ad avviare nel Consiglio dell’Unione un confronto anche attraverso la costituzione di una Commissione Consigliare che faccia il punto sull’esperienza dell’Ente e sui problemi emersi nell’ultimo periodo. Infine, sollecitare Regione e Parlamento affinché carenze legislative, organizzative e procedurali, così come richiamate da più parti ed in particolare dall’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minori e per la Famiglia siano urgentemente affrontate dalle Istituzioni che hanno competenza in materia.
Intanto, in Regione, Forza Italia punta i fari sull’Ausl di Reggio e chiede di “valutare l’opportunità di sostituire alcune figure per garantire l’integrità e la trasparenza delle istituzioni coinvolte”. Tra gli indagati, c’è il direttore generale dell’Ausl, Fausto Nicolini. Secondo il consigliere regionale Andrea Galli, autore di una interrogazione in Regione, “non è accettabile che l’azienda sanitaria locale sia rappresentata da chi è indagato in un’inchiesta come questa”. Galli chiede alla Regione di intervenire per chiarire la questione nel più breve tempo possibile. “Alla luce di quanto trapelato, sarebbe opportuno che gli appalti dell’Ausl di Reggio passassero sotto una lente di ingrandimento onde evitare il ripetersi di comportamenti illeciti e ulteriori danni alle casse pubbliche”, ma occorre secondo Galli “coinvolgere anche l’Anac, in qualità di autorità di vigilanza, per verificare la correttezza degli appalti e delle gare che vedono interessata l’azienda sanitaria”.