Tragedia a Sesso, ciclista di 17 anni ucciso in scontro con auto
La vittima è Salvatore Serpentino, studente dell’Ipsia e calciatore in erba. Lo ha travolto un ragazzo di 22 anni di Gattatico a bordo di una Mercedes
REGGIO EMILIA – Tragedia a Villa Sesso: un ragazzo di 17 anni è deceduto in un incidente stradale. Erano le ore 2,30 circa quando Salvatore Serpentino in sella alla sua bicicletta stava pedalando lungo via dei Gonzaga verso casa, di ritorno dalla Notte Bianca di Cadelbosco. All’altezza dell’incrocio con via Grisendi, per motivi in corso di accertamento, è stato travolto da una potente Mercedes condotta da un 22enne di Gattatico. Per il ragazzino non c’è stato nulla da fare.
Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, i soccorritori e la polizia municipale per effettuare i rilievi e moderare il traffico. Mentre la salma veniva trasportata alle camere mortuarie e posta a disposizione della Procura della Repubblica, giovane automobilista è stato sottoposto all’alcol test e a quello tossicologico: è accusato di omicidio stradale. La zona di via Grisendi / via dei Gonzaga teatro della tragedia non sarebbe ben illuminata.
La vittima, studente dell’Ipsia, era calciatore negli allievi della società sportiva “Progetto Intesa All Camp”; si preparava ad entrare nella categoria Juniores. Nel sito web della scuola di calcio, i dirigenti e i compagni sotto l’immagine di un nastro nero hanno scritto: “Siamo devastati dall’immane tragedia che è accaduta stanotte. Tutto il Progetto Intesa si stringe intorno alla famiglia di Salva con un enorme e forte abbraccio. Sempre con noi. RIP”.
Anche Mauro Davoli, responsabile tecnico dell’Area agonistica degli allievi e dei giovanissimi, invece gli manda un toccante messaggio di addio: “Ci siamo abbracciati la prima volta che avevi 10 anni. Ci siamo abbracciati l’ultima ieri sera in Piazza. L’abbiamo fatto con quel sorriso e quel volersi bene che è inspiegabile a chi non lo vive. Ho il cuore devastato, non ci sono altre parole che contano in questo momento. Ciao Salva, continua a saltarli come birilli per sempre, tanto non ti prendono”.