Commercialisti e Unindustria chiedono Isa opzionali per il 2019
La gestione del nuovo strumento, che sostituisce di fatto i vecchi Studi di Settore, sta causando diversi problemi a tutti i contribuenti e ai loro consulenti
REGGIO EMILIA – “Sono a tutti evidenti le difficoltà di implementazione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (Isa), chiediamo pertanto che siano resi opzionali per quest’anno”. Non è più differibile un intervento normativo che disponga, con urgenza, il carattere meramente facoltativo dell’applicazione degli Isa e della compilazione dei relativi modelli per il corrente anno. Ne sono pienamente convinti il Direttivo di Unindustria ed il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio che rivolgono un appello congiunto alle autorità competenti affinché l’introduzione degli Indici di affidabilità fiscale siano resi opzionali per il 2018.
La gestione del nuovo strumento, che sostituisce di fatto i vecchi Studi di Settore, sta causando diversi problemi a tutti i contribuenti ed i loro professionisti.
Proprio su questa vicenda è recente la pronuncia del Garante del Contribuente del Piemonte che sul punto ha sancito come l’introduzione degli ISA sia da annoverare tra “I casi di particolare rilevanza in cui le disposizioni vigenti o i comportamenti dell’Amministrazione sono suscettibili di determinare un pregiudizio ai contribuenti o conseguenze negative nei loro rapporti con l’Amministrazione”. Il Garante ha quindi invitato le autorità competenti a “Disporre che, per il primo anno di applicazione del nuovo strumento, ai contribuenti sia consentito di procedere alla compilazione e al calcolo degli ISA in via meramente facoltativa”.
I commercialisti e gli industriali reggiani chiedono pertanto che di questo si prenda atto, proprio alla luce delle difficoltà che in questi giorni tutti gli operatori economici (dai contribuenti ai professionisti che li assistono) stanno vivendo impegnati nella corretta compilazione del nuovo strumento che presenta numerose difficoltà applicative.
“E’ necessario – concludono i vertici di Unindustria e dei commercialisti – un intervento risolutore che ponga definitivamente i contribuenti e i professionisti che li assistono nelle condizioni di effettuare gli adempimenti fiscali e di svolgere il proprio lavoro con la dovuta serenità e diligenza professionale, nel pieno rispetto dello spirito di collaborazione tra istituzioni, contribuenti e professionisti”.