Fridays for future, mille studenti in piazza per l’ambiente






In piazza anche la Cgil. Il segretario della Fiom Vecchi: “Alle imprese piace più black che green. Bisogna ribaltare il rapporto lavoro nero-investimenti verdi”
REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia anche Fiom e Cgil hanno sfilato stamattina in piazza con circa un migliaio di studenti nello sciopero per il clima (foto da profilo Facebook di Giuliano Ferrari). I manifestanti hanno partecipato all’iniziativa promossa, in occasione del terzo sciopero globale per il clima, dal movimento “Fridays for future” che riunisce varie associazioni ambientaliste, sociali e culturali.
Presenti tanti studenti reggiani degli istituti di ogni ordine e grado, giovani universitari e semplici cittadini. Tantissimi i messaggi ambientalisti, scritti in striscioni e cartelli mostrati dai partecipanti.
“Alle imprese piace piu’ il nero che il green”, commenta il segretario dei metalmeccanici reggiani Simone Vecchi, spiegando: “Il modello di sviluppo di questo paese e’ purtroppo incentrato sulla riduzione dei costi, in particolare del lavoro e pochissimo sugli investimenti “green”.
L’Italia e’ contemporaneamente il paese con piu’ lavoro nero e meno investimenti industriali ecosostenibili d’Europa”. Questa idea di impresa, prosegue Vecchi, “andrebbe ribaltata come un calzino. Fanno bene gli studenti a manifestare, e noi con loro, perche’ hanno capito che e’ la politica che deve intervenire, mettendo piu’ vincoli ambientali alle industrie”.
L’adesione della Fiom alla manifestazione non e’ stata formale: nelle fabbriche metalmeccaniche sono state convocate assemblee a tema e in alcune di queste, come la Smeg, la Bertazzoni e la Vimec e’ stata indetta una fermata in sciopero.