“Accetto miracoli”, il nuovo album di Tiziano Ferro




L’album esce il 22 novembre su cd, vinile, vinile rosso e in digitale: contiene 12 brani
MILANO – “È surreale uscire con questo disco perché la mia vita è cambiata dal 2016 e il cambiamento finisce sempre all’interno di un disco. Sono molto orgoglioso di questo disco, fresco, onesto, energico, frutto di consegnarmi a esperienze nuove”. È la sintesi fatta da Tiziano Ferro alla presentazione dell’album di inediti “Accetto miracoli”, in uscita venerdì 22 novembre in tutto il mondo.
“Con il produttore Timbaland il cambiamento è stato più grande – ha sottolineato – Cambiare a quasi 40 anni e rimettersi in gioco da alunno mi ha fatto tornare a confrontarmi con una creatività che col tempo era cambiata: in pratica mi ha costretto a partire da zero”.
“Accetto miracoli” esce su cd, vinile, vinile rosso e in digitale: contiene i 12 brani “Vai ad amarti”, “Amici per errore”, “Balla per me” in duetto con Jovanotti, “In mezzo a questo inverno” (produzione dello stesso artista, per la prima volta in un suo album), Come farebbe un uomo”, “Seconda pelle”, “Il destino di chi visse per amare”, “Le 3 parole sono 2”, “Casa a Natale”, “Un uomo pop”, “Buona (cattiva) sorte” e “Accetta miracoli”.
“Mettersi a disposizione di un progetto diverso dai miei precedenti ha trasformato la mia vena creativa – ha ammesso – Avevo bisogno di cambiare e divertirmi: con la musica si può ancora giocare, dopo quasi 20 anni di carriera”.
È un disco che lascia spazio anche alle tenerezze. “Ci sono episodi di vario genere – ha riflettuto – A Timbaland avevo chiesto un beep degli anni novanta e alla fine l’ho preso per sfinimento. Le canzoni sono ispirate dalla tenerezza. Il disco è nato dal testo di “Accetto miracoli” che non aveva ancora la musica e ho accolto i cambiamenti”.
Nella canzone “Balla per me” c’è il duetto con Jovanotti, l’unico dell’album. “Lorenzo è stato il mio primo idolo della mia vita, all’età del mangiadischi e delle musicassette e ho avuto il suo poster in stanza – ha rivelato – In controtendenza a carnevale mi sono vestito da Jovanotti a scuola dove ho aperto anche un fan club dedicato a lui mentre un altro alunno ne fondò uno dedicato a Morandi facendo iscrivere anche la maestra; l’ho conosciuto nel 2015 a New York in uno studio e la canzone è arrivata, gliel’ho fatta ascoltare ed è saltato sopra una sedia dalla gioia: sembra che cantiamo insieme da sempre”.
Tiziano Ferro sarà in tour negli stadi italiani con TZN2020 a partire da maggio 2020 per essere il 7 luglio allo stadio Braglia di Modena. “180 mila biglietti già venduti sulla fiducia senza ancora aver ascoltato le canzoni di questo disco è sicuramente gratificante – ha commentato – Ho il terrore di crollare nelle abitudini e arrivare agli stadi mi sembra irreale. I concerti saranno la festa dei miei 40 anni e farò sicuramente le canzoni del passato ma anche queste nuove”.
In Europa sarà un tour indoor nell’autunno 2020, dieci date fra novembre e dicembre. “Sono europeista, anche se vivo in California, ampolla diversa che non esiste appena passi il suo confine – ha ribadito – É lì la mia famiglia che nasce dalla convenienza perché lui lavora lì, lì ho trovato l’amore e non lo so neanche dove sto. Guardo l’Europa, ho sempre la radio sincronizzata, non mi sentirò mai a stelle e strisce anche se Los Angeles mi ha abbracciato: spero nell’evoluzione della civiltà”.
Inevitabile toccare il tasto della sua nuova famiglia. “Ho tentato di vivere questa relazione a modo mio e non la conoscevo ancora – ha precisato – Victor l’ho protetto con la mia famiglia e con gli amici: tutto giocava contro, la differenza di età, ma dopo 2 anni e mezzo ho deciso che fosse giunto il momento di parlarne perché era diventata una realtà ed è stato importante averlo esternato a cosa fatta, avevo il bisogno di celebrare il matrimonio e farlo partecipe alla gente. Al periodo del matrimonio stavo scrivendo questo disco”.
Infine Ferro ha sfiorato il momento politico in Italia. “Votate se potete – ha confessato – Io non ho una posizione politica precisa ma è certo che stiamo attraversando un momento confuso: mi sento italiano al 100% e vedo mancanza di senso civico”.