Arrestati due ladri slavi pronti per razziare le villette di Roteglia
Giravano i quartieri residenziali con guanti, passamontagna e attrezzi da scasso, presi dai Carabinieri due bosniaci
CASTELLARANO (Reggio Emilia). Alla vista di una pattuglia dei Carabinieri hanno cercato di allontanarsi dalla zona residenziale di Roteglia dove sono presenti varie abitazioni e attività commerciali che, nel corso degli ultimi mesi, sono stati presi di mira dai ladri… Per questo motivo sono stati raggiunti e fermati dai carabinieri di Castellarano che, dopo averli identificati, li hanno sottoposti a minuziosi controlli. Sono due cittadini bosniaci domiciliati a Guastalla entrambi con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Inoltre avevano in uso una Renault Clio segnalata in banca-dati come autovettura da controllare in quanto di proprietà di pregiudicato prestanome che è solito intestarsi le auto che poi vengono utilizzate da terzi per commettere reati come furti e truffe.
All’interno della macchina gli stessi carabinieri di Castellarano hanno rinvenuto il kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso (una chiave bulgara, forbici per elettricista,. cacciaviti ricurvi idonei per praticare scassi e un flessibile a batteria di forte potenza con relativi accessori e dischi diamantati utilizzato anche per aprire casseforti), due paia di guanti e due passamontagna.
E’ così finita in caserma la “gita” nel comprensorio ceramico per i due bosniaci di 28 e 19 anni che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso.
A loro i Carabinieri hanno sequestrato sia tutto il materiale rinvenuto che la stessa autovettura risultata non assicurata e mancante della revisione.
Quando sono stati fermati dai carabinieri di Castellarano sono stati notati andare a una velocità moderata e guardare attorno alle abitazioni che costeggiavano la strada per poi aumentare la velocità cercando di fuggire senza riuscirci in quanto i carabinieri riuscivano a raggiungerli e fermarli. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nel comprensorio ceramico reggiano dei due i militari di Castellarano non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che i due siano “noti” per via dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio gli strumenti da scasso in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni.
Si sa l’intenzione non è reato per cui i due non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo alimenta comunque forti sospetti. Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nel comune di Castellarano.