Coronavirus, salgono a 7985 i malati: + 1598 rispetto a ieri

Sono 463 i decessi. Il ministro Boccia: “Da domani chiusi tutti gli impianti sciistici in tutta Italia: le regole devono essere uguali per tutti”. Il paziente 1 respira da solo. L’esperta: “Il picco ancora lontano”
REGGIO EMILIA – Sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l’emergenza.
Sono 463, 97 in più di ieri, i morti legati al coronavirus in Italia. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 733 per coronavirus, 83 in più rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Di questi 440 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 41 casi. Sono invece 4.316 i malati con sintomi ricoverati e 2.936 quelli in isolamento domiciliare.
“Da domani distribuiremo 100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate 80 tende di pre-triage” per lo screening del coronavirus nelle carceri.
In conferenza stampa è uscito che si sta lavorando ad una “progressiva omogenizzazione delle regole su tutto il territorio nazionale”. Lo ha detto il ministro Francesco Boccia, parlando in conferenza stampa alla Protezione civile. Boccia ha precisato che oltre alle regole si sta lavorando anche con le regioni per “prescrizioni e disciplina” omogenee su tutto il territorio nazionale, operazione che verrà fatta anche attraverso il confronto politico.
“Abbiamo deciso di chiudere tutti gli impianti sciistici del Paese da domani mattina con un’ordinanza di Protezione civile”. “Dobbiamo prendere atto che il buon senso che spesso abbiamo chiesto non solo non c’é stato ma c’è stata anche una operazione di marketing vergognosa. Ci riferiamo alla sollecitazione ad alcuni studenti liberi da impegni scolastici ad andare in montagna”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia sottolineando che “operazioni pubblicitarie e di marketing come quella fatta sull’Abetone è un esempio di quello che non va fatto”.
“Il paziente uno respira da solo”
“Il paziente ‘uno’ e’ stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. E’ stato cioe’ ‘stubato’ in quanto ha iniziato a respirare autonomamente”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Il 38enne manager dell’Unilever è ricoverato a Pavia, mentre sua moglie, incinta di 8 mesi, è tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata al Sacco.
Le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbero durare a lungo perché il picco dei contagi non è dietro l’angolo: secondo una prima previsione teorica potrebbe arrivare a metà aprile in Lombardia, con ondate successive nelle altre regioni. Lo indica il modello sviluppato per la pandemia influenzale del 2009 e applicato alla Covid-19 da Stefania Salmaso, l’epidemiologa che allora era a capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss).