Via libera all’ampliamento dalla ditta Bertoletti legnami
Approvata all’unanimità alla variante cartografica al Piano territoriale coordinamento provinciale e a quello paesaggistico regionale
CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Via libera all’unanimità alla variante cartografica al Piano territoriale coordinamento provinciale e a quello paesaggistico regionale presentata dalla ditta Bertoletti legnami di Castelnovo Monti , che ha chiesto un intervento di ampliamento dell’azienda. La proposta di iniziativa della Giunta è stata presentata in Commissione Territorio, ambiente e mobilità presieduta da Stefano Caliandro.
“Potrebbe sembrare mero atto amministrativo – ha spiegato Andrea Costa, consigliere del Partito democratico – ma racconta una bella storia imprenditoriale. Un’azienda che continua a crescere anche se inserita all’interno di un territorio fragile, quello dell’Appennino, che soffre, anche più di altri, i momenti di crisi economica”.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo piazzale dell’azienda destinato al carico-scarico, allo stoccaggio del legname e all’immagazzinamento di alcuni prodotti che commercializza l’azienda. Il Comune ha approfondito dal punto di vista geologico lo stato dell’area interessata e dopo un confronto con gli uffici provinciali e il servizio geologico regionale, la proposta è stata accettata prevedendo una modifica cartografica su un corpo di frana e dissesto. “Non è un progetto di rilevante impatto”, ha continuato Costa, “ma è particolarmente urgente”.
Vari gli approfondimenti svolti oltre a quello sul movimento franoso: quello sull’aumento della rumorosità, dell’aumento di mezzi e dell’inquinamento luminoso “tutti con esiti negativi”, ha spiegato Costa. “Il piazzale- ha continuato- non avrà impianto luminoso, si affaccerà su una statale, quindi senza aumento di rumore, e non aumenterà il numero dei mezzi, visto che l’azienda è già attiva. È un lavoro che migliorerà la logistica dell’azienda”.
Gabriele Delmonte, consigliere della Lega ha messo in evidenza “le lungaggini burocratiche di un procedimento che viene definito semplificato ma che di semplice non ha nulla”. E ha aggiunto: “Chi fa impresa in montagna è un eroe vista la penuria di infrastrutture, le difficoltà logistiche e gli iter burocratici”.
Marco Fabbri (Pd) ha invece voluto evidenziare la “complessità del procedimento, che prevede la variazione di quattro strumenti di vari enti. L’iter è stato svolto in tempistiche ‘record’. Questo grazie alla nuova legge urbanistica che ha semplificato l’iter”.