Iren, 7,9 milioni di dividendi per il Comune di Reggio

Il gruppo ha registrato un utile di 235 milioni di euro, in linea con quello dello scorso anno (236 milioni): ricavi in calo del 12,8%. L’indebitamento cresce dell’8,9% e sfiora i tre miliardi
REGGIO EMILIA – Il Cda di Iren ha approvato i risultati al 31 dicembre 2020. A fronte di ricavi pari a 3,7 miliardi di euro, in riduzione del 12,8% per effetto principalmente del calo dei prezzi delle commodities, del clima mite e degli effetti del lockdown in seguito alla pandemia Covid-19, il Gruppo ha registrato un Ebitda di 927 milioni di euro, in crescita dell’1,1%. Cresce l’indebitamento finanziario netto a 2.948 milioni di euro (+8,9% rispetto a 2.706 milioni di euro al 31/12/2019).
Iren ha registrato un utile di 235 milioni di euro, in linea con quello dello scorso anno (236 milioni) e rafforzato ulteriormente la propria base clienti nei settori energetici (1,877 milioni di clienti), in aumento di oltre 60.000 unità rispetto al 31/12/2019.
Nel 2020 il Gruppo ha infatti realizzato 685 milioni di euro di investimenti, in crescita del 30,7% rispetto al 2019, di cui 60 milioni in provincia di Reggio Emilia. Di questi, “350 milioni di euro sono stati investiti su progetti inerenti la multi-circle economy, evidenziando l’attenzione che il Gruppo dimostra nei confronti dell’ambiente e dei suoi territori e garantendo un importante sostegno in un periodo di estrema complessità”, ha sottolineato il Presidente Renato Boero.
Il CdA proporrà all’Assemblea dei Soci un dividendo in incremento del 2,7% a 0,095 euro per azione che, per il Comune di Reggio Emilia, significa un introito di 7,9 milioni di euro a dimostrazione della capacità del Gruppo di creare valore e condividerlo con gli Azionisti. Una crescita che segue i significativi incrementi della cedola degli scorsi anni e l’ulteriore previsione di crescita della stessa fino al 2025.
“I risultati ottenuti grazie alla forte spinta sugli investimenti – spiega l’amministratore delegato Massimiliano Bianco – consentono di confermare il raggiungimento degli obiettivi strategici declinati nell’ultimo piano industriale e di proporci con un ruolo da protagonista nel programma di ripresa economica post pandemia che coinvolgerà il Paese”.