Silk Faw, le Cayman e un uomo d’affari cinese dietro al polo delle auto elettriche
Secondo un exhibit della Sec statunitense la Ideanomics, una società quotata al Nasdaq, dovrebbe prestare 15 milioni di dollari alla Silk Ev di Jonathan Krane, con sede alle Cayman, per le operazioni commerciali di Silk Faw Automotive group
REGGIO EMILIA – I costi e le spese relativi alla sua costituzione e alle operazioni commerciali di Silk-Faw Automotive Group Ltd e di alcune delle sue affiliate (“Silk-Faw Automotive”) potrebbero arrivare da un’azienda quotata al Nasdaq negli Usa, il cui socio di maggioranza è un uomo d’affari cinese.
Si tratta di 15 milioni di dollari, secondo quanto emerge da un exhibit della Sec, la Security and exchange commission statunitense, la massima autorità Usa di regolamentazione degli scambi e dei titoli societari, praticamente l’equivalente della nostra Consob. In questo documento si legge che per il valore ricevuto (15 milioni di dollari) Silk EV Cayman LP, una società con sede alle Cayman, si impegna a pagare “l’importo principale di cui sopra con un interesse del 6% annuo”.
Più in basso, relativamente all’impiego dei proventi, si legge che la “società utilizzerà i proventi della presente nota esclusivamente per i costi e le spese relativi alla sua costituzione e alla costituzione e alle operazioni commerciali di Silk-Faw Automotive Group Ltd e / o di alcune delle sue affiliate (“Silk-Faw Automotive”)”.
Il documento, di cui Reggio Sera è in possesso, è stato trovato ed è contenuto in un articolo scritto dal giornalista reggiano Simone Russo, per il blog della eurodeputata pentastellata Sabrina Pignedoli.
Quindi, stando al documento della Sec, almeno una parte dei soldi che saranno utilizzati per l’operazione Silk Faw, che dovrebbe condurre alla produzione di una supercar cinese in uno stabilimento industriale su un terreno di Gavassa, potrebbero arrivare da questa Ideanomics Inc e passerebbero attraverso una società basata alle Cayman, la Silk Ev Cayman Lp.
La Silk Faw automotive group, come anticipato da Reggio Sera nei giorni scorsi, è una piccola srl con un capitale sociale di 10mila euro, il cui unico socio titolare è Jonathan Krane, con sede a Milano e controllata da una società irlandese con sede a Dublino che, di fatto, è un paradiso fiscale europeo. La Faw, a parte il nome, nella visura camerale non compare (peraltro sul sito della società cinese non c’è traccia della joint venture fra Silk e Faw, ndr).
Jonathan Krane è anche fondatore e amministratore delegato di KraneShares, una società di gestione patrimoniale che tratta fondi di investimento incentrati sulla Cina piazzandoli a investitori di tutto il mondo. Interessante notare anche che lo stesso Jonathan Krane è presidente della Silk Ev Cayman Lp con sede alle Cayman islands, come si evince dal documento della Sec in cui, in fondo, si legge che è il chairman.
Ma chi è Ideanomics Inc? Secondo quanto ricostruito da Russo, è una società quotata al Nasdaq focalizzata, secondo quanto si legge sul sito della ditta, sulla convergenza dei servizi finanziari e delle industrie che subiscono sconvolgimenti tecnologici. Il principale azionista, con l’8,9%, è un uomo d’affari cinese, Zheng Wu, detto Bruno Wu. Dalle cronache si evince che Bruno Wu si presentò nella città di Hartford, nel Connecticut, per lanciare un business high tech sostenuto da 10 milioni di dollari messi in campo dal pubblico: la costruzione di un hub fintech da 400 milioni totali. Dopo tre anni, di tutto questo non c’è stata traccia. E’ appena il caso di notare che Jonathan Krane è nato ad Hartford in Connecticut.