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Saman, ora la Lega vuole le carte dei servizi sociali

18 giugno 2021 | 09:01
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Saman, ora la Lega vuole le carte dei servizi sociali

Stamattina si terrà l’interrogatorio del fratello della ragazza scomparsa in tribunale

REGGIO EMILIA – I servizi sociali dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana pubblichino i documenti del caso Saman, per capire se “è stato fatto tutto il possibile per salvarla”. E’ la principale richiesta che la Lega, in una conferenza stampa convocata ieri a Novellara, avanza sul caso della 18enne pakistana scomparsa e si presume uccisa dai familiari in provincia di Reggio Emilia.

All’incontro, oltre al referente provinciale del Carroccio Matteo Melato, hanno partecipato il capogruppo in Consiglio comunale a Novellara Cristina Fantinati, il consigliere leghista Luca Dall’Aglio e quello del centro destra Ivo Germani. Tutti, stasera, non parteciperanno in segno di protesta alla seduta del Consiglio, dove l’unico documento in discussione non riguarda la ragazza, per cui si chiede invece “verità e giustizia”.

Secondo Fantinati “i protocolli e le normative regionali devono essere regolamentate meglio. Questa vicenda dimostra che non ci si può affidare alla sensibilità degli operatori, ma ci vuole una casistica più dettagliata e meno standardizzata”. Poi la capogruppo elenca una serie di elementi che, nella ricostruzione emersa fin qui, segnano a suo dire delle “falle” nell’operato di Asbr, la società pubblica con soci gli otto Comuni dell’Unione e guidata dai sindaci di Novellara e Guastalla, Elena Carletti e Camilla Verona, che gestisce tra gli altri servizi quelli sociali per i minorenni.

Ad esempio, si domanda perché Saman abbia frequentato la scuola sino alla terza media prima di essere rinchiusa in casa dai genitori nonostante esista l’obbligo sino alla seconda superiore. “Ma questo non si chiama abbandono scolastico? I servizi avevano il dovere preciso di intervenire, anche con un percorso per la famiglia stessa”, sottolinea Fantinati. Inoltre, quando Saman – scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio – è tornata a casa per prendere i suoi documenti, a istituzioni e carabinieri era noto che la sua incolumità fosse a rischio.

Ma nelle comunità di accoglienza, secondo i servizi sociali, non c’erano posti liberi fino al 3 maggio. Ebbene, sostiene Fantinati, “esiste un elenco con sette comunità predisposte per l’accoglienza urgente, a qualsiasi ora del giorno e della notte. I servizi sociali le hanno contattate?”. La Lega, che ha presentato una richiesta urgente di accesso agli atti per avere il fascicolo dei servizi sociali (sarà evasa nel giro di 30 giorni) si muoverà anche a livello nazionale “nelle commissioni parlamentari coi nostri deputati”, dice Melato.

Secondo cui “è doveroso che intervenga anche il ministro Di Maio per sollecitare il Pakistan a collaborare alle richerche dei parenti fuggiti”. L’auspicio dei leghisti è che Saman venga trovata viva. O, almeno, di poter dare “una degna sepoltura” ai suoi resti.

Questa mattina alle 9.15 in tribunale a Reggio Emilia si terrà l’incidente probatorio del fratello minore della ragazza 18enne d’origine pachistana, scomparsa da un mese e mezzo e che si presume essere stata ammazzata a Novellara, nella Bassa Reggiana per aver rifiutato un matrimonio combinato in patria e per essersi fidanzata con un connazionale inviso alla famiglia. L’audizione davanti al gip è volta a cristallizzare le dichiarazioni, al fine poi di utilizzarle come prove processuali, del minorenne, ritenuto attendibile dalla Procura.