Olli, ecco la navetta elettrica senza autista




Può trasportare otto persone e collegherà la stazione alta velocità con la sede di Max Mara
REGGIO EMILIA – Nell’ambito della Settimana europea della Mobilità sostenibile promossa dal Comune, è stato presentato ieri sera a Reggio Emilia lo shuttle (navetta) a trazione elettrica e guida autonoma ‘Olli’. Si tratta di ‘Ride To Autonomy’, progetto europeo che vede l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore) quale unico partner italiano del consorzio internazionale che lo ha messo a punto ed è risultato beneficiario dei finanziamenti europei.
L’obiettivo è testare per un periodo di circa due mesi a Reggio Emilia – città della Motor Valley emiliana e sede di ricerca e produzione dell’automotive elettrica – un servizio di mobilità orientato al pendolarismo urbano, su strada pubblica, con il veicolo ‘Olli’, una navetta da otto posti a guida autonoma e trazione elettrica costruita dagli americani di Local Motors, lungo un percorso che collega due punti simbolici del territorio: la Stazione AV Mediopadana, realizzata dall’architetto Santiago Calatrava e la sede di Max Mara, opera di John McAslan.
“Innovazione, ricerca, sostenibilità sono temi con i quali Reggio Emilia guarda al futuro e sono inequivocabilmente contenuti e sviluppati in questo progetto, di rilevante importanza tecnologica e, in prospettiva, sociale ed economica, che siamo molto lieti di sostenere, nell’ambito delle nostre competenze, a fianco di Unimore e degli importanti partner privati che collaborano a questo risultato. E’ un lavoro di ‘rete’ e un tassello prestigioso per la Motor Valley emiliana e per la nostra città”, ha commentato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi durante la presentazione di ‘Olli’.
All’incontro hanno partecipato Giovanni Verzellesi, prorettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), che ha sottolineato “la valenza strategica del progetto ‘Ride To Autonomy’ per Unimore, ateneo che affianca la ricerca scientifica all’apertura al contesto sociale ed economico” e il professor Francesco Leali dello stesso Ateneo, che ha curato la progettazione insieme con un pool di ricercatori universitari; Iacopo Pergreffi di Max Mara Fashion Group, impresa che collaborerà alla sperimentazione di ‘Olli’; Alessio Beninati di Reale Mutua Group per gli aspetti assicurativi e Carlo Iacovini di Local Motors, azienda costruttrice.
“Il Progetto pilota – si legge in una nota di Unimore, che descrive il progetto – nasce nel contesto del Programma di Lavoro Europeo 2020 “Communications Networks, Content and Technology” e vede, insieme al Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore, la partecipazione dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, di Local Motors, Max Mara Fashion Group, Reale Group e Unindustria. I risultati della ricerca contribuiranno allo sviluppo di soluzioni di mobilità smart e green, abilitate da nuove tecnologie informatiche per un modello di trasporto intermodale, autonomo, inclusivo e sostenibile.
“Olli – conclude Unimore – è dotato di sensori, in grado di intercettare pedoni ed ostacoli intorno al veicolo, di sistemi radar, di una videocamera ottica e di due antenne Gps. Il mezzo pesa complessivamente 20 quintali ha una capacità di carico fino a 907 chili e un telaio interamente stampato in 3D con polimeri compositi e alluminio”.