Fotografia europea, il paese ospite è la Russia di Putin
Una presenza, quella della mostra curata dall’Ermitage a Palazzo da Mosto, che stride alla luce dell’invasione in Ucraina
REGGIO EMILIA – Fotografia europea, ogni anno, ospita un Paese. Quest’anno è toccato alla Russia. Nella sede di Palazzo da Mosto, dal 29 aprile al 12 giugno, sarà esposta una mostra con la curatela di Dimitri Ozerkov, direttore del Dipartimento di arte contemporanea del Museo Ermitage di San Pietroburgo, che presenta “Sentieri nel Ghiaccio”, una selezione di artisti Alexander Gronsky (sua la foto in questo articolo), Anaïs Chabeur, Olya Ivanova, Evgeny Khenkin, Anselm Kiefer, John Pepper e Dimitry Sirotrin i cui progetti sono intimamente legati al tema di Fotografia Europea 2022.
Fotografia europea è stata presentata ieri, proprio alla vigilia dell’invasione russa in Ucraina. La Ue e gli Stati Uniti stanno approntando sanzioni molto severe contro la Russia dopo questo atto di guerra. Vero che la presenza della Russia, come paese ospite, è stata decisa tempo fa e che, da tempo, c’è un rapporto in essere fra Palazzo Magnani e il museo Ermitage di San Pietroburgo ed è vero anche che qui stiamo parlando di arte, ma è altrettanto vero che questa presenza, oggi, stride parecchio con il contesto internazionale.
Fra l’altro proprio sabato il Partito democratico di Reggio Emilia sarà in piazza Prampolini per manifestare “contro i venti di guerra che dalla Russia spirano verso l’Ucraina” e “perché si scelga la via del dialogo e della pace” in un’iniziativa promossa da Provincia e Comune capoluogo.