Strage di Bologna, il pg: “Legami estrema destra-servizi sono un dato di fatto”

17 febbraio 2022 | 08:20
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Strage di Bologna, il pg: “Legami estrema destra-servizi sono un dato di fatto”

Conclusa la prima tranche della requisitoria nel processo ai mandanti

REGGIO EMILIA – L’esistenza di “intensi rapporti di collaborazione” tra esponenti della destra eversiva e i servizi di intelligence è “un dato di fatto non controverso, ammesso anche da autorevolissime fonti istituzionali”. A dirlo, nel corso della requisitoria nel processo sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna a carico di Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia, è il sostituto pg bolognese Umberto Palma.

A riprova delle sue affermazioni, il magistrato cita i casi di estremisti di destra legati ai servizi come Carlo Digilio, condannato, reo confesso ma con pena prescritta per concorso nella strage di piazza Fontana e coinvolto anche nella strage di piazza della Loggia, Marcello Soffiati, Maurizio Tramonte (la ‘fonte Tritone’ dei servizi segreti militari) e Carlo Maria Maggi, condannati per la strage di Brescia. E Massimiliano Fachini, braccio destro di Franco Freda, e Gilberto Cavallini, condannato all’ergastolo in primo grado per concorso nella strage del 2 agosto e strettamente legato a Fachini.

Quest’ultimo, ricorda Palma, “sapeva della strage di Bologna prima che venisse commessa, e non è affatto casuale che lo sapesse, per il suo inserimento in Ordine nuovo e per il suo collegamento con i servizi segreti”. Quanto a Cavallini, il sostituto pg osserva che nella sua agenda furono trovati due numeri di telefono riservati che appartenevano ad una stazione Sip milanese utilizzata da Adalberto Titta, membro del servizio segreto parallelo noto come Anello. La requisitoria della Procura generale riprenderà venerdì, quando interverrà anche l’altro rappresentante della pubblica accusa Nicola Proto.