
Il Consiglio di stato dà torto all’azienda che, per il 25 per cento. è di proprietà del presidente delle Fcr ed ex capogruppo del Pd, Andrea Capelli
REGGIO EMILIA – “Punto e partita” per il Comune di Reggio Emilia nel contenzioso legale sorto con l’autocarrozzeria Capelli, di cui è socio al 25% l’attuale presidente delle Farmacie comunali riunite (tra le più importanti società partecipate dello stesso ente) ed ex capogruppo del Pd Andrea Capelli. La disputa a suon di carte bollate era partita dall’abuso edilizio contestato dall’amministrazione su una casetta di legno (di proprietà dell’immobiliare Amarossi) concessa 15 anni fa in locazione alla carrozzeria e adibita a “reception” della ditta.
Il Comune, su segnalazione di un cittadino pervenuta nel 2019, aveva ordinato a novembre del 2020 la demolizione del manufatto e multato con 20.000 euro l’azienda per l’illecito. La Capelli srl però, dopo aver presentato una richiesta di sanatoria che il municipio ha respinto, si è rivolta al Tar di Parma per far valere le sue ragioni. A dicembre del 2021 i giudici amministrativi hanno dato torto alla carrozzeria, respingendo la domanda di “sospensiva” avanzata, vale a dire di un provvedimento cautelare che “congela” per un periodo temporale gli effetti degli atti impugnati del ricorso.
Anche la sentenza del Tar è stata tuttavia “appellata” davanti al Consiglio di Stato, che si è espresso lo scorso 23 febbraio. Il verdetto del secondo (e ultimo) grado della giustizia amministrativa ha confermato la legittimità dell’operato del Comune. I giudici della seconda sezione, infatti, “considerato che l’immobile oggetto della richiesta di sanatoria ha un’altezza non conforme alla disciplina urbanistica vigente”, hanno ritenuto che l’appello non meriti accoglimento. La Capelli è stata quindi condannata a rifondere le spese di lite, quantificate in 1.500 euro, oltre a quelle generali e accessorie di legge (Fonte Dire).