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Reddito di cittadinanza all’1,5% della popolazione

3 marzo 2022 | 09:41
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Reddito di cittadinanza all’1,5% della popolazione

Nella nostra provincia ci sono 2.600 beneficiari: attivato un solo progetto unico alla cittadinanza. Non ci sono “furbetti”

REGGIO EMILIA – Secondo la piattaforma del ministero del lavoro “Gepi” sono circa 2.600, pari all’1,5% della popolazione, i percettori del reddito di cittadinanza in provincia di Reggio Emilia al 17 gennaio scorso. Delle 1.402 domande prese in carico dai Servizi sociali la metà (il 50,8%) è stata presentata da donne. La classe prevalente di età è tra i 50 e i 59 anni, mentre il 66% dei richiedenti la misura di sostegno è di nazionalità italiana.

Considerati anche i componenti dei nuclei familiari dei beneficiari il reddito ha complessivamente aiutato 3.050 persone. Sono i dati emersi questa sera dalla riunione online della commissione “Servizi sociali, sanità e assistenza” convocata su richiesta della Lega. Il 32,8% dei percettori – 460 persone – ha dichiarato di avere minori a carico, il 4,6% (64 persone) dei disabili e 26 beneficiari hanno detto che nel loro nucleo familiari sono presenti entrambi. Per quanto riguarda la presenza di eventuali “furbetti”, non si registrano particolari criticità.

Come spiegato dall’assessore Lanfranco De Franco le posizioni vagliate dagli uffici comunali competenti sono state 4.117 e le verifiche hanno dato esito positivo in 3.318 casi (l’80%). Altre 799 “pratiche” sono ancora ancora in corso di valutazione, in gran parte per l’integrazione da parte dei richiedenti del reddito di modulistica mancante. Infine altre 2700 domande assegnate dall’Inps sono ancora intonse anche perché, spiega l’assessore, “agli enti locali non sono state assegnate nuove risorse di personale”.

Per quanto riguarda i “Puc” (progetti utili alla comunità) attivati sul territorio, l’unico operativo è quello per impiegare 100 percettori nelle attività accessorie dei centri vaccinali. L’intesa stipulata di recente tra Ausl e Comune, viene spiegato, “satura la platea dei beneficiari selezionati con esito positivo”. Il Comune di Reggio ha intanto avviato un percorso di “conoscenza” dei percettori più giovani, tra i 18 e i 29 anni, per attivare per loro eventuali canali di orientamento al lavoro.