Messe in latino e non autorizzate a Reggio Emilia, il vescovo avvisa i fedeli
Il vescovo Morandi: “Attenti alle irregolarità nei sacramenti”
REGGIO EMILIA – I fedeli della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla sono invitati ad “esercitare il massimo discernimento confrontandosi con i propri pastori per non incorrere in aperte violazioni della comunione ecclesiale e in irregolarità nei sacramenti”. Si legge in una nota della Curia rggiana in cui si prendono le distanze dalle iniziative dei sacerdoti don Andrea Maccabiani don Claudio Crescimanno, entrambi accusati di celebrare delle messe “abusive” in latino.
Crescimanno, 55 anni, originario di Modena ma regolarmente ordinato e incardinato nella diocesi di Isernia-Venafro, è in particolare stato diffidato per aver officiato la liturgia in un’azienda agricola del Comune di Casalgrande, al confine con il modenese. Il vescovo Giacomo Morandi “non è stato in alcun modo informato della presenza dei suddetti e di quanto vanno operando, ciò in violazione della comunione ecclesiale e del diritto canonico”.
Secondo la dottrina, inoltre, “celebrare senza il consenso dell’ordinario diocesano è un atto illecito, seppur valido”. Anche per quanto riguarda la confessione, il vescovo Morandi ricorda infine che “senza facoltà è invalida”.