La Reggiana vince contro l’Alessandria: 3-2
Decidono i gol di Lanini, Laezza e Guglielmotti nei primi 15′ del primo tempo. Granata in fuga a 7 punti da Cesena ed Entella
REGGIO EMILIA – Nonostante l’affollata infermeria (out Cauz, Cremonesi, Libutti, Montalto, Nicoletti, Rossi Rozzio) la Reggiana supera, di misura, l’Alessandria e si porta a quota 52 a 7 punti da Cesena ed Entella. Cinque reti accompagnate da ripetuti colpi di scena caratterizzano il primo atto; la ripresa si sviluppa nel segno della banale amministrazione. Da incorniciare è la prestazione di Kabashi, onnipresente sul rettangolo di gioco. Al termine dell’incontro il presidente Carmelo Salerno elogia la capacità di mister Aimo Diana nel rendere vincente un gruppo di uomini (Foto Bucaria).
Primo tempo
Ancora prima del fischio d’inizio Nico Facciolo (storico portiere della Reggiana) premia Giacomo Venturi che ha agguantato il nuovo record di imbattibilità di 890 minuti nella partita al cospetto del Montevarchi. Passando al calcio giocato, neanche il tempo per il tifoso reggiano di accomodarsi in poltrona che già si sprigiona l’esultanza: triangolazione da manuale del calcio che ha come protagonisti Cigarini, Pellegrini e Lanini con quest’ultimo, in versione Arsenio Lupin, abile a scardinare la porta avversaria. Il momento gioioso viene strozzato pochi istanti dopo da Galeandro il quale, cogliendo impreparata la retroguardia granata, insacca la rete del pareggio. Una parità, però, che svanisce nell’immediato: Cigarini, dalla bandierina, pennella la palla perfetta per Laezza diligente nel firmare con una volée il raddoppio. Allo scoccare del quindicesimo minuto a calare il tris, in spaccata, è Guglielmotti. Da annotare come qualche scintilla si accenda tra i gladiatori e a contenerne l’eventuale trasformazione in incendio, prediligendo la parola all’uso dei cartellini, è il direttore di gara. La Reggiana conscia della propria superiorità tecnico/tattica privilegia la navigazione in surplace, ma a renderne tumultuoso il viaggio è un intervento irregolare di Cigarini in piena area di rigore che consente a Sylla di accorciare le distanze spiazzando dagli undici metri l’estremo difensore autoctono. Termina così un primo atto scoppiettante segnato da ingenuità che costano caro alla Reggiana.
Secondo tempo
Kabashi dalla distanza prova a impensierire Liverani, ma la sfera carambola sul fondo. Mister Rebuffi avvalendosi delle sostituzioni apporta modifiche organizzative al proprio plotone, nonostante ciò a dettare il ritmo di gioco sono i padroni di casa. Da segnalare è l’esposizione di uno striscione in Curva Sud da parte del gruppo ‘Teste Quadre’ che recita: “Ciao Morini, la Sud ti ricorda”; un messaggio di cordoglio nel ricordo di Gianfranco Morini (ex presidente granata) recentemente scomparso. Riprendendo la narrazione dell’incontro: dapprima Cigarini poi Kabashi, avvalendosi della rispettiva classe balistica, provano a calare il sipario; dal canto suo l’Alessandria non rinfodera il gladio. A risaltare è comunque l’estro granata che culmina con la vittoria.
Il tabellino
A.C. REGGIANA 1919 – U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912: 3 – 2
Marcatori: 2’ Lanini (R), 7’ Galeandro (A), 9’ Laezza (R), 15’ Guglielmotti (R), 44’ Sylla su calcio di rigore (A).
A.C. REGGIANA 1919 (3-5-2): Venturi; Luciani, Hristov, Laezza; Guglielmotti, Kabashi, Cigarini, Nardi (dal 68’ Muroni), Guiebre (dal 77’ Fiamozzi); Lanini (dal 68’ Capone), Pellegrini (dal 77’ Varela Djamanca). A disposizione: Voltolini, Chiesa, Sciaudone, Vallocchia, Rosafio. Allenatore: Aimo Diana.
U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 (4-2-3-1): Liverani; Baldi, Checchi, Bellucci (dal 80’ Martignago), Rota; Nichetti, Guidetti; Lamesta (dal 59’ Pellegrini), Galeandro, Gazoul (dal 73’ Lombardi); Sylla (dal 59’ Cori). A disposizione: Marietta, Dyzeni, Mionic, Nunzella, Rizzo, Pellitteri, Ascoli, Ventre. Allenatore: Fabio Rebuffi.
Arbitro: Emanuele Frascaro sez. di Firenze (Assistenti: Marco Ceolin sez. di Treviso, Marco Lencioni sez. di Lucca. IV Ufficiale: Mattia Nigro sez. di Prato).
Note – Ammoniti: Galeandro, Pellegrini, Guiebre, Rota. Angoli: 12 – 0. Recupero: 0’ pt. – 4’ st.