Ius soli sportivo, l’abrogazione risale al febbraio 2021
A un periodo in cui era appena terminato il governo del Conte 2. Per i calciatori neotesserati undicenni che vogliono giocare in Fgci, ora, è richiesta una procedura che richiede almeno due mesi di tempo
REGGIO EMILIA – E’ un decreto legislativo del 28 febbraio del 2021 quello che abroga la legge del 2016 sullo ius soli sportivo che permetteva ai minorenni extracomunitari di 11 anni, al primo tesseramento, di poter giocare i campionati Fgci presentando un semplice certificato di residenza.
Una vicenda che sta suscitando clamore a Reggio Emilia (ma che riguarda tutta Italia) è che è stata sollevata dal presidente del progetto Aurora, Gianni Salsi, che è stato costretto a ritirare la propria squadra di Esordienti Figc a 9, formata da 15 atleti nati nel 2012, al loro primo tesseramento in Federazione dopo tanti capionati col Csi, a causa del rifiuto da parte della Figc del tesseramento di ben 8 atleti extracomunitari, per l’abolizione improvvisa dello Ius Soli sportivo.
Un decreto legislativo è uno strumento con il quale le Camere decidono di delegare il Governo a disciplinare nel dettaglio una determinata materia non coperta da riserva di legge formale, stabilendo i principi e i criteri direttivi, cioè la cosiddetta “cornice” entro la quale il Governo della Repubblica Italiana dovrà legiferare.
La delega, quindi, è stata sicuramente data prima del 28 febbraio. Si risale quindi a un periodo in cui c’era il governo Conte 2 con Pd, Cinque Stelle, Sinistra italiana e altri che lo sostenevano. La delega risale dunque a quel periodo, anche se l’approvazione da parte del governo del decreto legislativo risale al momento in cui si era insediato il governo Draghi (anche se sicuramente il decreto sarà stato messo a punto dal governo precedente, ndr) in cui erano presenti tutti i partiti italiani a parte Fdi. Come mai, poi, il tutto sia rimasto lettera morta per oltre due anni e perché solo ora la Fgci abbia deciso di applicare questa normativa, resta un mistero.
Di certo, oggi, c’è che è stata cambiata una procedura di tesseramento che, per fortuna, riguarda solo gli undicenni al primo tesseramento. Gli extracomunitari già tesserati, quindi, potranno continuare a giocare senza problemi. Le difficoltà arrivano per i neotesserati extracomunitari undicenni.
Ora il tesseramento, per questa categoria, andrà fatto su un portale diverso e andrà chiesto a Roma. Bisognerà fornire un attestato che si frequenta una scuola da più di 365 giorni, una dichiarazione del datore di lavoro che il padre e la madre hanno un contratto regolare, il permesso di soggiorno e l’atto di nascita in originale che dovrà essere tradotto in italiano.
Serviranno quindi diversi giorni per preparare tutta la documentazione. Poi bisognerà mandare tutto a Roma che, di solito, risponde entro un mese e mezzo e, spesso, richiede degli approfondimenti. Insomma, se va bene ci vogliono circa due mesi oggi per il primo tesseramento di un undicenne extracomunitario.