Accordo Iren-Mekorot, il M5S porta il caso in Parlamento
La deputata pentastellata Ascari firma sul tema due interrogazioni indirizzate ai ministri dell’Economia e degli Esteri
REGGIO EMILIA – Dopo le critiche (e perfino un esposto in Procura) sollevate a Reggio Emilia, la questione della collaborazione tra Iren e la società idrica israeliana Mekorot arriva anche in Parlamento. La deputata modenese del Movimento 5 stelle Stefania Ascari firma infatti sul tema due interrogazioni indirizzate ai ministri dell’Economia e degli Esteri.
Negli atti ispettivi si ricorda innanzitutto che Mekorot “è stata inserita dall’assemblea generale dell’Onu nell’elenco delle aziende che beneficiano dell’occupazione dei territori palestinesi” e poi che, dal dicembre del 2022 ha stretto con la multiutility partecipata dai Comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia, un accordo di scambio di knowhow, ma “con implicazioni etiche e legali rilevanti”.
L’azienda israeliana, ricorda infatti Ascari, “è stata accusata di praticare politiche discriminatorie nell’accesso all’acqua nei territori palestinesi e di causare una crisi idrica a Gaza”. Inoltre l’accordo “sembra violare sia il codice etico di Iren che quello dei Comuni soci riguardo ai diritti umani”.
Ai ministri interrogati la deputata 5 stelle chiede dunque quali iniziative intendano intraprendere “per garantire la coerenza delle aziende a partecipazione pubblica con i codici etici nazionali e internazionali, in particolare con riferimento al trattamento dei diritti umani nei territori palestinesi, anche alla luce del dettagliato report pubblicato dall’Ong israeliana “Who Profits”, che ha evidenziato lo sfruttamento delle risorse idriche palestinesi da parte di Israele”.