
Il governo non ha rinnovato lo sconto che aveva portato l’aliquota dal 22 al 5% che aveva fatto risparmiare agli italiani 1,5 miliardi
Tuttavia, con la mancata rinnovazione di questo provvedimento, l’aliquota Iva tornerà al suo livello normale, con possibili ripercussioni sulle spese dei consumatori.
Nonostante la recente diminuzione del 40% nei prezzi del gas a partire da ottobre, i mesi invernali di gennaio e febbraio, caratterizzati dall’Iva al 22%, potrebbero comportare un aumento nelle bollette, specialmente considerando il picco di consumo dovuto al freddo. Il governo ha optato per non rinnovare lo sconto negli ultimi tre mesi, risparmiando così oltre 1,5 miliardi di euro, ma questa decisione potrebbe suscitare critiche e polemiche tra i consumatori.
Va notato che, oltre ai cambiamenti nella tassazione, la liberalizzazione completa del mercato delle forniture di gas è imminente, senza un rinvio simile a quello dell’elettricità. Questo aggiunge ulteriori incertezze e interrogativi sugli effetti che questa transizione avrà sulle bollette dei consumatori. La combinazione di questi fattori rende il contesto del settore energetico complesso e soggetto a potenziali tensioni tra governo e utenti nelle prossime settimane e mesi.