ROMA – Filippo Turetta, durante il lungo interrogatorio con il pm Andrea Petroni, ha rivelato il movente dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Il motivo principale era la sua incapacità di accettare la fine della relazione con la vittima, poiché non la considerava più “sua”. Confessando di aver sviluppato un atteggiamento possessivo dopo essere stato lasciato, Turetta ha ammesso di aver commesso un atroce crimine e ha aggiunto di essere pentito, esprimendo il desiderio di pagare per le sue azioni.
Durante l’interrogatorio, ha mostrato collaborazione e ha fornito dettagli sulla notte dell’11 novembre, quando ha commesso l’omicidio. Pur confessando il femminicidio, Turetta ha negato la premeditazione e ha aggiunto di non aver avuto la completa consapevolezza delle sue azioni. Nuovi dettagli dall’autopsia confermano che l’aggressione è avvenuta con un solo coltello da cucina nella zona industriale di Fossò.
La data dei funerali di Giulia Cecchettin è stata fissata per martedì 5 dicembre alle 11 nella Basilica di Santa Giustina a Padova, con una cerimonia che potrà ospitare molte persone e sarà trasmessa su maxi schermi. Una cerimonia più intima è prevista alle 14 nella chiesa di Saonara, aperta anche a coloro che hanno conosciuto Giulia fin dall’infanzia.