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Aumento rette anziani, i sindacati: “La Regione ci ripensi”

26 gennaio 2024 | 16:42
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Aumento rette anziani, i sindacati: “La Regione ci ripensi”

Cgil, Cisl e Uil chiedono di sospendere la sua delibera e di avviare immediatamente una vera trattativa. In programma tre appuntamenti di informazione con i cittadini reggiani
prima della grande manifestazione del 13 febbraio

REGGIO EMILIA – I sindacati Cgil, Cisl e Uil insieme ai sindacati pensionati Spi, Fnp e Uilp hanno avviato un’ampia campagna di mobilitazione sul territorio per informare la comunità reggiana sulla decisione unilaterale della Regione Emilia-Romagna di aumentare le rette per le case protette per anziani e i centri socio-riabilitativi residenziali per disabili. Questo aumento, pari a 4,10 euro al giorno o più di 1.500 euro all’anno, colpirà duramente i segmenti più vulnerabili della popolazione.

I sindacati richiedono alla Regione di sospendere la sua delibera e di avviare immediatamente una vera trattativa che discuta di accreditamento, qualità del servizio e condizioni di lavoro all’interno delle strutture. Gli aumenti eventuali devono essere graduati e basati sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie, utilizzando l’Isee. Inoltre, si chiedono chiarimenti sui progetti della Regione per costruire servizi territoriali avanzati, in grado di rispondere con qualità alle esigenze di una popolazione che invecchia.

Le organizzazioni sindacali respingono categoricamente l’aumento delle rette per le case protette per anziani e le ragioni di questa opposizione saranno al centro della mobilitazione, con tre appuntamenti prima della grande manifestazione regionale prevista per il 13 febbraio.

Il 31 gennaio si terrà un presidio di protesta davanti alla sede della Provincia di Reggio Emilia. Il 6 febbraio, durante il mercato cittadino, ci sarà un volantinaggio nel centro storico. L’8 febbraio, presso il centro Arci Pigal di Via Petrella, si svolgerà una riunione per discutere l’impatto degli aumenti e come fare pressione sulla Regione per rivedere le sue decisioni.

Queste iniziative non solo informeranno la popolazione locale, ma chiederanno anche la partecipazione alla giornata di protesta del 13 febbraio a Bologna, davanti alla sede della Regione.