Candidato sindaco, il Pd: “Nessun big determina nostre scelte”
Gazza, Mori e Cantergiani reagiscono dopo l’articolo di un quotidiano on line locale in cui si diceva che i big del partito avevano scelto Massari: “Le accelerazioni mediatiche sviliscono l’azione di un’intera comunità politica”
REGGIO EMILIA – Giochi fatti sul candidato sindaco del Pd a Reggio Emilia per il dopo Luca Vecchi? Al tempo, ribattono i dem. Che frenano sulle accelerazioni che danno per chiusa la partita del loro front runner per le prossime elezioni comunali, come scritto questa mattina dal quotidiano on line Reggionline che titolava: “I big del partito hanno deciso: Massari sarà candidato sindaco“. Il quotidiano on line ha poi fatto retromarcia correggendo il tiro, dopo la nota del Pd, cambiando il titolo e scrivendo: “Massari sarà il candidato sindaco del Pd, ma la partita non è chiusa”.
I big a cui faceva riferimento l’articolo erano quelli che si erano riuniti ieri a Bologna. Ovvero Massimo Gazza, Luca Vecchi e i due componenti della segreteria nazionale: Igor Taruffi, responsabile dell’organizzazione del partito e Davide Baruffi, responsabile degli enti locali.
La pubblicazione dell’articolo ha irritato i vertici del Pd. Il segretario provinciale Massimo Gazza, la presidente dell’assemblea provinciale Roberta Mori e il segretario cittadino Gianluca Cantergiani, hanno preso carta e penna e hanno scritto: “Il Partito democratico non ha ancora terminato il percorso per l’individuazione del candidato sindaco e della squadra di governo che si misurerà alle elezioni amministrative del comune di Reggio Emilia. Nessun big, nessun maggiorente ha predeterminato scelte e soluzioni. Sono in corso interlocuzioni e confronti che porteranno, nei prossimi giorni, alla convocazione degli organi previsti dallo Statuto”.
Del resto che Marco Massari, medico e primario degli infettivi del Santa Maria Nuova, fosse un candidato sindaco che piaceva a molti big del partito non era certo una notizia, ma era risaputo da mesi. Così come è risaputo da mesi che l’assessore Lanfranco De Franco, leader dell’area Schlein a Reggio, non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro.
Continua la nota del Pd: “Ricordiamo che il Partito democratico ha compiuto un serio e diffuso itinerario di consultazioni che ha portato all’ascolto di centinaia di persone e definito le basi per una proposta programmatica partecipata con la città. Il lavoro che ha visto l’impegno di decine di militanti e dirigenti prevede il pieno coinvolgimento degli organi come elemento di garanzia della democrazia interna al partito, base fondativa del partito stesso e luogo di confronto privilegiato, a tutela anche di chi ha dato la disponibilità e ha speso energie per ricoprire un ruolo di così grande rilevanza e responsabilità”.
Dunque, ammoniscono Gazza, Mori e Cantergiani, “le accelerazioni mediatiche e le fughe in avanti segnano una ferita e sviliscono l’azione di un’intera comunità politica che pone le sue intelligenze e le sue competenze a servizio della città e della coalizione di centrosinistra, veicolo politico fondamentale per affermare i valori del riformismo e del progressismo della nostra tradizione politica, culturale e sociale”.
Ciò detto, i tre dirigenti Pd, ribadiscono l’impegno a “mettere in campo una proposta politica all’altezza dei tempi difficili che viviamo, con un occhio di riguardo alle fragilità e ai problemi che attraversano le nostre comunità, non certo a cimentarci in risse nominalistiche e personalistiche e questo spirito ha permeato e permea tutto il partito, che ha la piena contezza della responsabilità che grava sulle proprie spalle”.