Erbazzone Igp, Comune e Regione: “Non demordiamo”

29 gennaio 2024 | 15:15
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Erbazzone Igp, Comune e Regione: “Non demordiamo”

Dopo l’opposizione di un’azienda fuori Regione alla richiesta di Igp, Comune e Regione seguiranno “tutti i percorsi giuridici e amministrativi necessari”

REGGIO EMILIA – La Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio Emilia “continueranno a sostenere il progetto di valorizzazione dell’Erbazzone reggiano e il suo percorso per la certificazione Igp, ora nuovamente al vaglio del ministero”.

Lo assicurano Mariafrancesca Sidoli e Alessio Mammi, rispettivamente assessore comunale al Commercio e regionale all’Agricoltura dopo che un’azienda di fuori regione ha fatto opposizione. Le due istituzioni credono “nel valore e nell’importanza della richiesta fatta dal Comitato dell’Erbazzone reggiano per trasformare questo straordinario prodotto della tradizione nel 45esimo prodotto a qualità regolamentata del nostro territorio regionale, che detiene già 44 Dop e Igp”.

Aggiungono: “E per questo ci siamo attivati immediatamente per sostenere questa importante sfida, accompagnando le varie fasi del processo attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria di riferimento, di singoli produttori e panificatori, aprendo l’audizione ministeriale a tutto il mondo economico-culturale enogastronomico del nostro territorio per darne ampia visibilità e trasparenza”. L’anno scorso sono stati stanziati fondi comunali per 10.000 euro, per sostenere la ricerca e la produzione del disciplinare.

“Il percorso intrapreso è molto importante e il nostro ringraziamento congiunto va al Comitato dell’Erbazzone Reggiano per l’impegno intrapreso nel processo di valorizzazione ufficiale del prodotto“, dicono Sidoli e Mammi ricordando che Dop e Igp dell’Emilia-Romagna valgono circa 3,5 miliardi di euro di volume d’affari e “sono un biglietto da visita straordinario per il mercato domestico e verso i paesi terzi”.

La certificazione Igp per l’Erbazzone “ne irrobustisce la commercializzazione e lo tutela dalle imitazioni. Il nostro obiettivo finale deve essere la valorizzazione dell’Erbazzone che rappresenta una tradizione di centinaia di anni: è un prodotto identitario per tutta la provincia, un ricordo di infanzia e di famiglia, molto legato alle nostre comunità. L’ottenimento dell’Igp significherebbe un beneficio per il territorio, la legittima garanzia per salvaguardare una tradizione condivisa e amata dai reggiani”, affermano ancora i due assessori.

Dopo l’opposizione alla richiesta di Igp, Comune e Regione seguiranno “tutti i percorsi giuridici e amministrativi necessari e ci auguriamo che questo fatto non interrompa un percorso valido, corretto e fondamentale per l’Erbazzone”. Ora il comitato dell’erbazzone reggiano dovrà presentare le proprie controdeduzioni al ministero, che dovrà valutare a sua volta. “Auspichiamo di essere coinvolti, anche per garantire al meglio le condizioni di tutela e valorizzazione. Del resto non si tratta della prima volta che in un percorso del genere si è manifestata un’opposizione, e abbiamo sempre lavorato per provare a superare tutte le difficoltà”, affermano Sidoli e Mammi.