Novemila euro per chi riesce a stare un mese senza cellulare
L’azienda americana Siggy’s, produttrice dello skyr islandese, ha lanciato una sfida interessante
ROMA – Vivere un mese senza cellulare potrebbe sembrare un’impresa titanica, ma l’azienda americana Siggy’s, produttrice dello skyr islandese, ha lanciato una sfida interessante: premiare con novemila euro chi riuscirà a farlo. Questa iniziativa, che può sembrare curiosa per un produttore di yogurt, ha una spiegazione intrigante: proprio come lo skyr migliora riducendo gli ingredienti artificiali, la nostra vita potrebbe migliorare riducendo le distrazioni digitali.
La discussione sull’abbandono temporaneo dei cellulari torna ciclicamente. L’anno scorso, una giornalista del New York Times ha deciso di sperimentare un mese senza smartphone, sostituendolo con un telefono normale senza app né giochi. Ha scoperto che all’inizio la vita sembrava migliorare, con meno distrazioni e più attenzione agli altri. Tuttavia, ha incontrato diverse difficoltà pratiche, come l’impossibilità di completare alcune operazioni online che richiedevano l’autenticazione a due fattori tramite SMS.
Senza smartphone, scomparirebbero le chat di WhatsApp, fondamentali per i rapporti personali e professionali, e sarebbe difficile lavorare in modalità smart working. Trovare una strada diventerebbe più complicato senza l’ausilio delle app di navigazione, e saremmo esclusi da molte altre comodità digitali, come il registro scolastico elettronico dei figli o il noleggio di monopattini e biciclette.
La domanda cruciale non è tanto se possiamo vivere senza smartphone, ma se dovremmo farlo e con quale scopo. Non è lo smartphone in sé il problema, ma come lo utilizziamo. Può essere uno strumento utile per studiare, lavorare e mantenere i rapporti sociali, ma può anche trasformarsi in un mezzo per distrarci con le notifiche dei social e i video di TikTok. La vera sfida sta nel trovare un equilibrio e nell’imparare a utilizzare gli smartphone in modo consapevole, evitando di cadere nelle trappole degli algoritmi e del clickbait.
Per partecipare, basta inviare un piccolo saggio qui nel quale si spiega all’azienda come mai si intende partecipare: il contest, al termine del quale saranno scelti 10 partecipanti, è aperto ai maggiori di 18 anni, e l’obiettivo è proprio quello di ‘disintossicarsi’ dal digitale.