Casalgrande, il Pd: “Sul Parco Amarcord tante contraddizioni”
I Dem: “Il sindaco Daviddi ha speso 38mila euro. Non sa che esiste un progetto dell’Ausl, come è accaduto ad Arceto, per realizzare palestre all’aperto senza grosse spese”
CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “A Casalgrande il sindaco Daviddi ha deciso di far spendere alla collettività 38mila euro, come da progetto esecutivo approvato, per realizzare una gettata di cemento di 300 metri quadrati sul Parco Amarcord (foto), sul quale installerà attrezzi ginnici per un’innovativa area fitness calistenica: attrezzi che dovrà però acquistare spendendo altri soldi dei cittadini perché – apprendiamo con sorpresa – non sono stati compresi nell’intervento approvato”.
Lo scrive il Pd di Casalgrande che fa notare come, invece, ad Arceto è stata installata una palestra all’aperto dopo che il Comune ha approfittato di un progetto della Asul provinciale, chiamato “Palestra sotto il cielo”, per promuovere l’esercizio fisico e la salute dei cittadini”.
Scrivono i Dem: “In mezzo ad un’area verde saranno installati attrezzi per ginnastica e fitness a disposizione gratuita di tutti: giovani, adulti, anziani e disabili. E questo senza spendere un euro, perché i soldi li metterà a disposizione l’azienda Ausl. Al Comune spettano i lavori di installazione, le migliorie e la manutenzione, compresi gli arredi quali panchine, fontanelle e l’illuminazione. Lo scopo è lo stesso, la salute e il fitness per tutti, ma il modo di realizzarlo è davvero molto diverso”.
Continua il Pd di Casalgrande: “Non solo il sindaco Daviddi e la sua maggioranza vogliono stravolgere il Parco Amarcord, ma, per farlo, spendono soldi pubblici e non sanno che, da almeno cinque anni, esiste un progetto dell’Ausl provinciale, aperto ai Comuni che vogliono partecipare, per realizzare, di fatto, senza grosse spese per gli enti, delle palestre all’aperto. Sono queste evidenti contraddizioni che evidenziano l’isolamento del Comune di Casalgrande, dove i cittadini devono arrendersi all’incapacità da parte di un’amministrazione che noi giudichiamo boriosa e autocompiacente, di dialogare con gli altri Enti e di approfittare di tali opportunità”.
Concludono i Dem: “Intanto, i residenti della zona del parco e i cittadini presenti all’assemblea, convocata in fretta dal sindaco dopo il clamore suscitato dal nostro allarme, hanno espresso chiaramente la loro contrarietà. Esiste poi una nostra mozione che sarà discussa in Consiglio Comunale che chiede di fermare immediatamente i lavori di trasformazione del Parco Amarcord. Cosa farà ora il sindaco Daviddi?”.