Delrio: “La lettera del vescovo? Legittima preoccupazione”
Il senatore del Pd che è cattolico e ministro dell’eucarestia: “Sono tanti anni che non esercito. Non ho consigli da dare a monsignor Morandi”
REGGIO EMILIA – “Il vescovo ha ribadito, in maniera molto chiara, che la politica è una forma di carità e di impegno sociale doverosa per i cristiani. Credo che sia soprattutto preoccupato del fatto che le persone che hanno incarichi ecclesiali non siano trascinate in conflitti politici”.
Il senatore Graziano Delrio, un cattolico che è ministro dell’eucarestia nella parrocchia di San Pellegrino, risponde così relativamente alla lettera del vescovo, inviata ai parroci, che ha fatto molto discutere, in cui monsignor Morandi, dispone l’impedimento della partecipazione all’attività politica dei laici che svolgono ministeri e funzioni nelle parrocchie”.
Delrio, a proposito della richiesta del vescovo di sospendersi da queste attività per chi vuole candidarsi alle prossime amministrative, risponde: “Sono sue considerazioni e sue prudenze che attengono alle sue competenze. Da laici sappiamo che non c’è nessun veto e, anzi, confidiamo che anche tanti cristiani e ragazzi giovani si impegnino al servizio della loro comunità”.
Quando gli si fa notare che lui è ministro dell’eucarestia e dovrebbe sospendersi, se volesse candidarsi, replica: “Sì, ma sono tanti anni che non lo faccio più. Ripeto. Se lui dice che è dal punto di vista della prudenza, per salvaguardare la Chiesa è importante avere alcune attenzioni, ne prendiamo atto. Non ho consigli da dare al vescovo. L’importante è che tutti che capiscano che la partecipazione alla cosa pubblica è un fatto positivo. Nella sua lettera, peraltro, è ribadito. Si faranno riunioni da altre parti”.
La lettera di monsignor Morandi ha scatenato un acceso dibattito in città. Sulla vicenda è intervenuta anche Confcooperative Terre d’Emilia che ha chiesto al vescovo di “ripensarci”.