Il segretario del Pd: “Non è un candidato dei big del partito, ma è un candidato di una parte importante della città”
REGGIO EMILIA – “Una sconfitta della politica il fatto che il Pd non debba ricorrere a un civico? Insomma, dipende da come lavori alla costruzione di un progetto politico. Noi volevamo costruire un laboratorio politico in cui fosse possibile la costruzione di un percorso che, dal basso, potesse portare a un nome. Non è che abbiamo scelto di non mettere un politico”.
Il segretario del Pd, Massimo Gazza, risponde così alla nostra domanda se non consideri una sconfitta della politica dover ricorrere a un candidato sindaco civico. Continua Gazza: “Massari è stato scelto per fare parte di un progetto largo, inclusivo, che provasse a stimolare le tante energie civiche che ha questa città. Massari non è un candidato mascherato e non è un gioco di prestigio. Io non credo che questa possa essere vista come una sconfitta, può essere un segno di innovazione”.
E alla domanda se non crede che Massari sia un candidato imposto dall’alto, con una assemblea cittadina che, di fatto, si è trovata a ratificare una decisione presa altrove, il segretario Pd risponde: “Il voto dell’assemblea cittadina è conseguente. Ci sono stati una serie di percorsi precedenti che ci hanno portato qui. Massari non è un candidato dei big del partito, ma è un candidato di una parte importante della città. Io di questo ne sono convinto. Questa è stata una conferenza stampa senza inviti. Non vi sareste trovati 70 persone e qui c’è tanta gente che non è mica iscritta al partito”.