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Giovani e imprese a confronto

20 febbraio 2024 | 15:42
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Giovani e imprese a confronto

Le aspettative nel mondo del lavoro: flessibilità, inclusione, welfare e opportunità di crescita

REGGIO EMILIA – Cosa cercano i giovani che si affacciano nel mercato del lavoro oggi? Questo il tema dell’incontro organizzato da Cna Impresa Donna e Cna Education, svoltosi lo scorso giovedì, nel contesto del progetto “Newtopia, laboratorio di sostenibilità e digitalizzazione per le imprese artigiane”, promosso Cna Reggio Emilia con il sostegno della Regione, che aveva l’obiettivo di ragionare di sostenibilità sociale, welfare, lavoro creando un collegamento tra imprese e giovani. Per toccare queste tematiche, è stata organizzata una tavola rotonda con i giovani e le loro aspettative al centro, coinvolgendo Eleonora Costantini, sociologa e ricercatrice della Fondazione Marco Biagi di Unimore e Davide Prati, del Dipartimento politiche del lavoro di Cna Emilia-Romagna.

Durante il confronto è stata presa in esame una recente indagine condotta presso gli Istituti superiori della Provincia di Modena dalla quale emergono dati significativi sulla propensione al lavoro dei giovani, sulle loro aspettative e prospettive future. È evidente purtroppo la persistenza di numerosi pregiudizi di genere riguardanti le professioni e le aspettative lavorative, sia al femminile che al maschile. Le priorità dei giovani comprendono la richiesta di flessibilità lavorativa, sia in termini di orari che di modalità, con un interesse particolare per l’opportunità di lavorare in smartworking, quando possibile. Inoltre, si evidenzia la necessità di un ambiente lavorativo sereno e aperto al dialogo, insieme alla possibilità di formazione e crescita aziendale. Questi sono elementi fondamentali per costruire una carriera lavorativa che valorizzi la responsabilità, l’autonomia e la fiducia.

Sebbene una retribuzione adeguata resti un aspetto importante, i giovani risultano consapevoli del valore dell’esperienza nel determinare la propria valutazione sul mercato del lavoro. Tra i contenuti portati dai relatori, vi è stata l’illustrazione di progetti di welfare aziendale condiviso, l’illustrazione degli strumenti a disposizione delle imprese artigiane con il sistema della bilateralità, il welfare e la flessibilità organizzativa contrattuale, per rendere le imprese più inclusive e attrattive per i giovani.

Eugenio Conte, studente al terzo anno di Digital Marketing a Unimore dichiara “ho scelto questo corso di laurea perché permette di fare esperienze in azienda già dal primo anno di studi. È importante studiare, ma oggi più che mai, avere esperienze concrete in azienda durante il percorso universitario si traduce in un vantaggio tangibile nel momento in cui si entra nel mondo del lavoro.”

Stefania Rovesti, studentessa all’ultimo anno dell’Istituto Scaruffi Levi Tricolore di Reggio Emilia, Istituto con il quale Cna sta lavorando nell’ambito di un progetto sulla sostenibilità, punta molto sulla flessibilità: “Per me, la flessibilità oraria e lo smartworking sono essenziali. Un lavoro flessibile mi permetterebbe di conciliare gli impegni lavorativi con la vita personale, inclusa la possibilità di spostarmi e lavorare da qualsiasi luogo. Nonostante la giovane età, sono riuscita a fare alcune brevi esperienze lavorative durante l’estate, le quali mi hanno aiutato a comprendere meglio le mie aspettative per il futuro lavoro”.

Cna

È positivo e desta speranza osservare come i giovani siano orientati verso aziende inclusive, – afferma Beatrice Sgarbi, presidente Cna Impresa Donna – dove la diversità di genere e background culturale è considerata un valore aggiunto. Tuttavia, è ancora preoccupante notare che nel 2024 persistano disparità di genere nell’accesso al lavoro. Questo sottolinea l’importanza di promuovere politiche aziendali che favoriscano l’uguaglianza di opportunità, al fine di superare tali disparità e garantire un accesso equo per tutti, indipendentemente dal genere, lavorando sull’orientamento già a scuola”

Durante l’evento sono stati riportati due esempi virtuosi di imprenditori e di come hanno saputo costruire un rapporto costruttivo con i propri dipendenti: Giovanni Ortolano, titolare del ristorante La Riserva del Re di Casina e Andrea Bezzecchi dell’Acetaia San Giacomo. Il loro segreto sta nella responsabilizzazione dei dipendenti, nella stabilità aziendale e in un clima lavorativo sereno. La fidelizzazione dei dipendenti si può ottenere instaurando un rapporto che preveda dei paletti di obblighi e doveri, ma focalizzato sull’obiettivo e che lasci libertà nei tempi e nei modi.