Lavoro, la Feneal-Uil: “Quello edile sia considerato usurante”
Il segretario provinciale Giulio Nota: “Per aumento sicurezza bene corsi e spettacoli teatrali”
REGGIO EMILIA – “Il lavoro nell’edilizia deve considerarsi assolutamente un lavoro usurante e, per questo motivo, non si può più prescindere dal fatto che i lavoratori edili debbano ricevere un trattamento consono a queste condizioni”. Ad esempio “con la possibilità di andare in pensione in anticipo poichè tale professione non può essere svolta in età avanzata, se viene posta la sicurezza del lavoratore al di sopra di calcoli di profitto e ritorno aziendale”.
A spiegarlo è Giulio Nota, segretario provinciale a Reggio Emilia del sindacato Feneal-Uil, la federazione dei lavoratori edili e del legno collegata alla Uil che, per sua natura, ha come priorità la sicurezza sul posto di lavoro e ridurre gli incidenti. Come rendicontato di recente dall’Osservatorio su sicurezza e ambiente Vega Engineering, anche se la provincia reggiana è nella zona bianca della regione, i tre incidenti mortali e le 9.536 denunce totali di infortuni preoccupano.
Nota è quindi molto soddisfatto per le due iniziative che potrebbero aiutare a ridurre questi numeri, finite anche sotto i riflettori dei media nazionali. Si tratta nello specifico dello spettacolo teatrale “Nessun Dubbio”, ideato da Federico Ricci e diretto da Giuseppe Sepe (12 personaggi che cercano di valutare le responsabilità di un incidente in fabbrica) e i corsi di formazione per addetti alla sicurezza organizzati dall’associazione Mutilati e Invalidi del lavoro. Azioni che, spiega Nota, “hanno un obiettivo comune: promuovere una cultura della prevenzione e aumentare la consapevolezza sui rischi di infortunio nel settore edile”.
Sulla stessa linea il segretario evidenzia anche “l’importante lavoro che la Scuola Edile/Cpt reggiana, grazie anche alla capacità organizzativa della direttrice Prati, ha svolto e continua a svolgere nella promozione attiva del cambiamento culturale legato alla sicurezza sul lavoro”, aggiungendo: “Posso affermare, con orgoglio, che la bilateralità di Reggio-Emilia è tra le più attive in Italia per ciò che concerne anche questa fondamentale tematica, annoverando molte iniziative che si sono pienamente conciliate con la battaglia di civiltà della Uil e Feneal ‘zero morti sul lavoro'”.
I lavoratori edili, continua Nota, “sono persone che svolgono un lavoro fisicamente molto duro, ma anche mentalmente esigente, infatti troppo spesso sono stati al centro di fatti di cronaca per infortuni di diverso tenore di gravità, che non dovrebbero mai accadere nello svolgimento della propria onesta professione”. Ecco perché va tenuta alta l’attenzione sulla sicurezza del lavoro edile “anche tramite politiche disegnate da chi ha una conoscenza profonda del settore”.
In ogni caso, garantisce Nota, “continueremo a combattere per difendere e tutelare i diritti dei nostri lavoratori con la tenacia, grinta e passione per il nostro lavoro che ci ha sempre contraddistinti ed è necessario sviluppare la consapevolezza, tramite iniziative di valida importanza come le due ricordate e che il territorio reggiano ha ospitato in questi giorni, che il lavoro non può non essere sicuro in questo secolo e che ogni infortunio sul lavoro rappresenta una sconfitta per la nostra società”. La quale “sembra guardare straordinariamente avanti dal punto di vista tecnologico, ma purtroppo anche indietro per quanto concerne la protezione di coloro che, ogni giorno, svolgono il proprio lavoro per sostentare se stessi e le rispettive famiglie”, conclude il sindacalista.