Massari: “Io inesperto? Non c’è l’università per sindaci”
Il candidato del Pd: “Sono suo amico, però non sono il candidato di Graziano Delrio, ma di tutta una città”
REGGIO EMILIA – Marco Massari, primo candidato sindaco civico del centrosinistra a Reggio Emilia, rimanda al mittente le critiche sulla sua inesperienza politica. “Non esiste una università per sindaci”, commenta l’infettivologo, che aggiunge: “Quando abbiamo affrontato il covid nessuno era preparato, eppure lo abbiamo fatto. Se sarò eletto userò, come sempre, impegno, studio, lavoro e metodo”.
Massari, amico di infanzia dell’ex sindaco e ora senatore Graziano Delrio, contesta anche di essere una “creatura politica” di quest’ultimo. “Non sono il candidato di Graziano Delrio, ma di tutta una città. Lui è un amico e chiaramente uno degli interlocutori politici più importanti con cui confrontarsi”.
Alla domanda se pensa di vincere al primo turno, il candidato risponde: “Come dicono i miei pazienti arabi ‘inch’allah’. Noi ce la metteremo tutta, poi decidono gli elettori”. Infine Massari chiarisce la sua vicinanza all’area della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein (la stessa a cui appartiene l’assessore Lanfranco De Franco che ha deciso di non candidarsi per l’unità del Pd). “Come cittadino democratico, di sinistra e libero ho partecipato alle primarie del Pd e ho votato per lei, per dare un segnale di rottura anche generazionale nel partito”.
Una alleanza “larga, democratica e progressista, che vada oltre i partiti e coinvolga anche altre forze dormienti che sono ora come brace sotto la cenere”. E’ quella auspicata da Marco Massari, primo candidato civico del centrosinistra di Reggio Emilia, che correrà per la poltrona di primo cittadino alle elezioni di giugno. In attesa di capire cosa farà il Movimento 5 stelle l’invito è esteso a tutte le forze “democratiche, solidali, progressiste e antifasciste”, precisa Massari.
Per Massimo Gazza, segretario del Pd reggiano, “a Reggio vogliamo creare un laboratorio politico di una coalizione larga, plurale e inclusiva, e mandare un segnale politico di alternativa al Governo della destra”.