Sabato un sit-in mattutino a Reggio Emilia, in piazza Fontanesi, e lunedì la proiezione di “Hacking justice” al circolo Arci Pigal
REGGIO EMILIA – Reggio Emilia si mobilita per Julian Assange. In vista del verdetto dell’Alta Corte di Londra legato all’appello, l'”ultimo possibile”, dei legali per evitare l’estradizione dalla Gran Bretagna atteso per il 20 e il 21 febbraio, ci sarà, sabato 17, un sit-in mattutino a Reggio Emilia in piazza Fontanesi.
Infine la proiezione di “Hacking justice” lunedì 19 al circolo Arci Pigal di Reggio Emilia. “Il momento è delicato, perché può essere che questa sia l’ultima occasione per Julian Assange di avere giustizia e per noi di poter contare sui nostri diritti universalmente garantiti”, speigano gli organizzatori.
Infatti questa potrebbe essere l'”ultima chance” per il giornalista australiano, detenuto da quattro anni in un carcere londinese di massima sicurezza, in cui si attende la decisione sull’ultimo appello possibile contro la sua estradizione negli Stati uniti, dove rischierebbe “la morte o l’oblio completo”, e questo “per aver rivelato al mondo la verità sugli abusi e i crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e in Afghanistan”.
Dopo la mobilitazione dei mesi scorsi, che ha portato al conferimento della cittadinanza onoraria a Reggio Emilia e all’avvio dell’iter anche a Modena e Bologna tra le altre, ora “dobbiamo fare tutto il possibile perché Julian possa continuare a lottare con noi e portarlo a essere libero. Se non difendiamo la verità siamo perduti”, dicono gli attivisti.
Gli organizzatori invitano tutti a partecipare alle iniziative sopra esposte, che serviranno anche per prepararsi alla grande manifestazione del 20 febbraio (il fatidico giorno X) alle 17 a Milano, davanti al consolato britannico.