ROMA – Gianna Canova, 80 anni, è stata uccisa questo pomeriggio, intorno alle 17 dal suo cane, un pastore maremmano non di razza pura, subito dopo essersi affacciata sull’uscio di casa per fumare una sigaretta. L’animale l’ha aggredita, gettata a terra e morsa alla testa, mentre il marito, Italo Schiavi, presente in cucina, è accorso per le grida senza essere toccato dall’animale, che è stato tranquillamente accompagnato nel recinto.
Il marito ha chiamato il 118, ma, quando i sanitari sono arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. I carabinieri sono stati chiamati per avviare le indagini e, sul posto, sono giunti anche i veterinari dell’Ast per sedare e portare via il pastore maremmano.
Il proprietario ha manifestato il desiderio di tenere il cane con sé nonostante l’accaduto, sostenendo di non aver mai avuto problemi con l’animale, sebbene in passato lo avesse morso ad una mano. Tuttavia, è probabile che il cane venga abbattuto. Le indagini sono coordinate dalla procura di Urbino.
Il sindaco Omar Lavanna ha commentato l’accaduto affermando che non si possono permettere cani potenzialmente pericolosi di vagare liberamente e ha citato un caso recente di ordinanza per il trasferimento di 6 pitbull ritenuti altamente pericolosi.