Casalgrande, Brina a Berselli: “L’uomo solo al comando c’era prima”
Il segretario della lista civica “Noi per Casalgrande” replica al candidato del centrosinistra Berselli: “Mai stato un sindaco così disponibile a dialogare con chiunque si presenti alla sua porta”
CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “Ho appreso tramite stampa le dichiarazioni del candidato Pd Berselli e devo confessare che mi lasciano abbastanza perplesso. In primis, quando si riferisce alla nostra amministrazione come governata da “un uomo solo al comando”, poiché questa affermazione potrebbe al limite essere fatta da chi ha partecipato alle dinamiche amministrative degli ultimi anni, dalle quali invece, a quanto ci risulta, Berselli è stato assente fino alla sua recente designazione a candidato da parte dell’onorevole Rossi”.
Lo scrive Michele Brina, segretario della lista civica Noi per Casalgrande che aggiunge: “Vorrei ricordare a Berselli un particolare fondamentale in tutta questa narrazione: io c’ero. Quando dico “io c’ero,” intendo sottolineare che ho ricoperto il ruolo di consigliere comunale come indipendente nelle liste del Pd nella precedente amministrazione per diversi mesi. È in quella esperienza che ho potuto vedere cosa significa l’uomo solo al comando, vivendola sulla mia pelle e, per questo, decisi di dimettermi. Grazie a quella esperienza, insieme a Giuseppe Daviddi e molti altri, abbiamo deciso di cambiare quel modo di amministrare, un metodo autoreferenziale che voleva i consiglieri solo come semplici alzatori di mano per le votazioni in consiglio. Per questo abbiamo deciso di adoperarci per evitare che ciò si ripetesse, dando vita a un progetto differente al quale hanno aderito molte persone, decretandone il successo”.
Continua Brina: “Trovo curioso che proprio oggi, in un’apparente amnesia generale, Berselli parli quindi dell’uomo solo al comando, sistema che abbiamo cancellato scrivendo chiare regole di apertura e condivisione. Sfido chiunque ad interpellare un qualsiasi cittadino di Casalgrande chiedendogli se ci sia mai stato un sindaco così disponibile a dialogare con chiunque si presenti alla sua porta, senza addurre scuse di agenda o di altra natura, come ho chiaramente visto in passato. Ricordo inoltre che uno dei primi atti della nostra amministrazione è stato quello di istituire i consigli di frazione, passaggio sul quale il Pd di Casalgrande si è astenuto nel consiglio del 30/09/2019, mettendo nero su bianco lo scarso interesse per sistemi di democrazia allargata alla cittadinanza. Abbiamo lavorato duramente per smantellare questa mentalità, oggi rivendichiamo con orgoglio di avere un’amministrazione aperta al dialogo e pronta a collaborare con chiunque sia interessato al bene della comunità, senza preclusioni”.
Secondo il segretario di “Noi per Casalgrande” questa “narrazione strumentale di Berselli, o più probabilmente di chi per lui, nasce quindi dalla necessità di creare una realtà artificiale da combattere. Il nostro lavoro continua serenamente, la squadra al completo e porterà a termine con dedizione il compito che i cittadini di Casalgrande ci hanno assegnato, e di cui ne rivendichiamo con orgoglio i grandi risultati”.
Brina esprime poi “la speranza che la prossima campagna elettorale eviti dibattiti su racconti fantasiosi, ma che piuttosto si concentri sulla discussione dei fatti, è su quelli che siamo pronti a confrontarci sempre, in qualsiasi momento e su qualsiasi tematica. A tal proposito, ho letto i punti chiave delle azioni proposte da Berselli, notando una incredibile somiglianza con il nostro programma elettorale del 2019, che abbiamo implementato in questi 5 anni di governo, a dimostrazione che le buone idee sono di ispirazione anche per altri”.
E conclude: “A breve, inaugureremo la nostra nuova sede elettorale, dalla quale, assieme ad un arricchito gruppo di volenterosi, condurremo la campagna elettorale con l’ intento di continuare a garantire imparzialità e contribuire al bene della nostra comunità, allo scopo rivolgo un messaggio a tutti coloro che senza condizionamenti vogliono contribuire a costruire il futuro di questa comunità: le nostre porte sono aperte. Abbiamo perseguito l’obiettivo di disegnare un’amministrazione più
prossima ai cittadini, priva di coercizioni superiori che vediamo invece evidenti attorno a noi e questo, probabilmente, è l’elemento che suscita maggior fastidio”.