Casalgrande, il Pd: “Parco Amarcord, nostra mozione respinta senza discussione”
Il gruppo consiliare: “Atteggiamento imbarazzante e irrispettoso della maggioranza. Così il sindaco Daviddi umilia le istituzioni”
CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Giovedì sera, in consiglio comunale a Casalgrande, è stata discussa la mozione del gruppo Pd,che chiedeva di fermare i lavori che stanno trasformando il Parco Amarcord in un’area sportiva.
Commenta il gruppo consiliare del Pd: “Con triste sorpresa la discussione non c’è stata. Il sindaco, gli assessori e tutti i consiglieri di maggioranza, infatti, hanno scelto di tacere, di non replicare e di non partecipare al dibattito, esercitando così la semplice forza muscolare della maggioranza: hanno respinto la mozione senza dire una sola parola”.
Continuano i Dem: “Questo atteggiamento è stato, a nostro dire, imbarazzante, non rispettoso e non degno dell’istituzione del consiglio comunale. Irrispettoso non solo dei consiglieri che hanno presentato il punto o partecipato al dibattito, ma di tutti i cittadini di Casalgrande che sono rappresentati in consiglio comunale. In particolare, di quei cittadini che oggi sono preoccupati perché l’amministrazione, senza confrontarsi con nessuno, ha deciso di trasformare il più grande parco verde urbano di Casalgrande, il Parco Amarcord, in una zona sportiva. Si mettano il cuore il pace, quei cittadini: i cantieri continueranno, non ci sarà nessuno stop, e presto arriveranno le escavatrici e le betoniere. Perché la maggioranza di “Noi per Casalgrande” non perde tempo a rispondere, in questi consessi “fastidiosi” nei quali c’è sempre chi la pensa diversamente e fa domande scomode. Loro decidono ed eseguono: fatti e non parole”.
Conclude il gruppo Pd: “Eppure le parole e il confronto pacato, sono la base del rispetto, della democrazia e del senso delle istituzioni. Un’attenzione, questa, da sempre sconosciuta al sindaco Daviddi, il quale purtroppo non ama le intermediazioni e, spesso, crede di essere una sorta di principe che dispensa favori o torti secondo il suo personale metro di giustizia. In questo caso, non è questione di formule o di politichese, ma è una questione di rispetto. Con il suo silenzio indisponente, il sindaco Daviddi è riuscito a umiliare contemporaneamente le istituzioni, le stesse che lui stesso rappresenta, e tanti cittadini di Casalgrande”.