Casalgrande, il Pd replica a Brina: “Critiche fuori contesto”
Il segretario Debbi: “Orgoglioso della candidatura di Berselli: le nostre cifre sono la determinazione, l’ascolto e il dialogo”
CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “Risulta davvero curioso che il segretario della Lista Noi per Casalgrande, nonché consulente del comune per la gestione della comunicazione 2.0, parli della sua esperienza come consigliere comunale del Pd: un ruolo al quale arrivò nel subentrare a un consigliere dimissionario, grazie dunque alle preferenze attribuite proprie al Pd”.
Lo scrive Paolo Debbi, segretario del Pd di Casalgrande che risponde al segretario della lista “Noi per Casalgrande”, Michele Brina, che aveva risposto alle critiche rivolte al sindaco Daviddi dal candidato del centrosinistra Berselli che lo aveva accusato di essere “un uomo solo al comando”. Secondo Brina, in realtà, l’uomo solo al comando “c’era prima”.
Continua Debbi: “Non accettiamo di prendere delle lezioni di democrazia da chi pensa di rappresentare culturalmente tutto e il suo contrario: soprattutto da coloro i quali, quando si trovano in minoranza all’interno di un partito politico, prendono il pallone e scappano via, come è avvenuto per Brina e per il Presidente del Consiglio Cassinadri. Il Partito Democratico esiste poiché rappresenta una cultura ben radicata nella storia e nei valori della democrazia italiana, a differenza di chi fa politica solo in una prospettiva di ambizione personale e in rappresentanza di interessi puntuali”.
Ad avviso del segretario del Pd di Casalgrande “risulta falsa la narrazione sulle porte aperte e il dialogo, che sono sempre state una caratteristica, davvero basilare per chi si mette alla guida di una comunità, delle amministrazioni passate che hanno ottenuto consensi popolari significativi, addirittura oltre il 60%”.
Il punto, secondo Debbi, “non è l’ascolto e il dialogo, ma a questa Amministrazione manca la visione progettuale: perché ascoltare le istanze non vuole dire dare ragione a tutti, sia sui progetti locali -come hanno visto i cittadini quella mattina al Parco Amarcord- sia sui temi politici di rango superiore, quando sulla proposta di legge “Cuore che batte” dava ragione contemporaneamente alle posizioni antiabortiste e a chi difendeva la legge 194”.
E aggiunge: “Sul lavoro di squadra di questa giunta esistono solamente dati oggettivi: e vi sono ben tre assessori che si sono dimessi e un’altra che ha restituito delle deleghe rilevanti. Nel passato non si ritrova nulla di simile nella politica casalgrandese. Sull’individuazione del candidato, capisco che la parola comunità politica possa risultare al segretario politico Brina di difficile comprensione: una comunità che ha iscritti (quasi 200), volontari e militanti, che si incontrano, discutono e votano, una comunità che dovrebbe essere rispettata, perché è a difesa della democrazia contro il rischio dell’oligarchia”.
Conclude Debbi: “Da segretario del Pd di Casalgrande, infine, vado particolarmente orgoglioso della candidatura di Giuseppe Berselli: riteniamo tutti che, con un curriculum politico e professionale di prim’ordine, egli sia il miglior candidato a sindaco che la comunità di Casalgrande possa avere in questa fase storica”.