La presidente Roberta Anceschi: “Le dimensioni dell’invaso siano di 100 milioni di metri cubi”
REGGIO EMILIA – Realizzare “in tempi rapidi e certi” la diga nei pressi di Vetto -sull’Appennino reggiano a cavallo del parmense – “dimensionando il relativo invaso di almeno cento milioni di metri cubi”. Lo torna a chiedere Roberta Anceschi, presidente dell’associazione industriali di Reggio Emilia (Unindustria) che spiega: “Un tale dimensionamento consentirebbe innanzitutto di evitare sprechi inutili di acqua di altissima qualità, ma anche di consentirne la fruizione per usi plurimi: agricolo e irriguo, di ricarica delle falde, potabile, industriale, idroelettrico (in project financing), di laminazione e turistico”.
In attesa dell’aggiudicazione del bando per la predisposizione dello studio di fattibilità emesso dai consorzi di bonifica “dell’Emilia Centrale” e “della Bonifica Parmense” e finanziato con 3,5 milioni di risorse ministeriali assegnate all’Autorità di bacino del fiume Po, Anceschi si augura “che i professionisti che dovranno predisporre questo studio di fattibilità, che dovrebbe essere pronto nel giro di un anno, tengano a riferimento tutte le esigenze, nonché la tendenza – ormai consolidata di un clima che alterna periodi di siccità a momenti di forti precipitazioni con rischi di alluvioni”. I “fenomeni che hanno colpito purtroppo la Romagna nel 2023 dovrebbero farci riflettere”, conclude la presidente.