ROMA – La proposta di riforma del fuorigioco, comunemente nota come “riforma Wenger” dal nome dell’ex allenatore dell’Arsenal e attuale responsabile sviluppo della FIFA, sta suscitando un certo interesse nel mondo del calcio. Questa proposta va in senso opposto alla precisione introdotta dal VAR, che ha reso la valutazione del fuorigioco molto precisa e definita: o sei dentro o sei fuori.
Secondo la nuova normativa in fase di valutazione, il giocatore attaccante sarebbe considerato in posizione irregolare solo se fosse completamente oltre l’ultimo difensore. Al contrario, se anche solo una parte del suo corpo fosse in linea con una parte del corpo del difensore, verrebbe considerato in gioco. Questo significa che l’attaccante potrebbe godere di un significativo vantaggio di posizione rispetto al difensore, poiché anche una leggera sovrapposizione tra le parti del corpo sarebbe sufficiente per essere considerato in gioco.
Questa proposta, che è attualmente in fase di test in tornei giovanili in Svezia e Italia, potrebbe portare a un cambiamento significativo nella valutazione del fuorigioco nel calcio. Tuttavia, bisognerà valutare attentamente i suoi effetti e le sue implicazioni prima di prendere una decisione definitiva sulla sua adozione a livello internazionale.