Elezioni, i sindacati: “I candidati facciano proposte sul lavoro”
Secondo Cgil, Cisl e Uil provinciali non arrivano segnali apprezzabili di attenzione su questo tema
REGGIO EMILIA – Dai candidati a sindaco di Reggio Emilia in corsa nelle prossime elezioni amministrative non arrivano per Cgil, Cisl e Uil provinciali segnali apprezzabili di attenzione sui temi del lavoro. Lo ribadiscono seppur con qualche distinguo i tre segretari confederali, a margine della presentazione del programma della giornata del primo maggio.
Secondo la segretaria della Cisl Rosamaria Papaleo, “la campagna elettorale sta entrando nel vivo in questi giorni e quindi è forse un pò presto per dire se il tema del lavoro ne sarà al centro. Ma in ogni caso nelle interlocuzioni informali che abbiamo avuto e in quelle che avremo sottoporremo la nostra istanza di un lavoro di qualità e sicuro anche ai candidati della prossima tornata elettorale, perché dal lavoro passa tutto”, aggiunge Papaleo.
Che infine spiega: “Vorremmo far diventare il tavolo provinciale sulla sicurezza del lavoro lo strumento per moniotorarne anche la qualità”. Dal punto di vista di Roberto Rinaldi (coordinatore Uil di Modena e Reggio Emilia) “le associazioni datoriali del territorio devono fare di più sulla contrattazione di secondo livello e chiederemo che il lavoro sia il meno precario possibile”.
E ha aggiunto: “Ogni volta che ci sarà un infortunio sul lavoro in cui emergano chiaramente le responsabilità della parte datoriale noi ci costituiremo parte civile nel relativo processo”.
Inoltre “anche qui ci sono lavoratori ‘invisibili’ che lavorano in nero o nella ‘zona grigia’ cioè con contratti part time che sono poi in realtà full time”. Tutte battaglie, conclude Rinaldi, “da affrontare sicuramente con le associazioni datoriali e con la regia della politica”.
Cristian Sesena, alla guida della Camera del Lavoro, ribadisce: “Noi obbligheremo i candidati ad esprimersi, ma devo dire che un’attenzione ‘motu proprio’ della politica al tema del lavoro non la vedo”. E questo “soprattutto a sinistra perché ovviamente non mi aspetto che ne parli chi ha altri valori di riferimento”, conclude Sesena.