Il 35enne uccise il padre e tentò di ammazzare la madre nella loro casa di San Martino in Rio nel febbraio del 2021
REGGIO EMILIA – La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato in secondo grado la condanna a ventiquattro anni e due mesi di reclusione per Marco Eletti, il 35enne che nel febbraio 2021 uccise il padre e tentò di uccidere la madre a San Martino in Rio.
La sentenza della Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia, emessa nel febbraio 2023, è stata quindi confermata, respingendo le richieste avanzate sia dall’accusa, che aveva chiesto l’ergastolo in primo grado, sia dalla difesa, che chiedeva la caduta delle aggravanti della premeditazione e l’applicazione delle attenuanti generiche prevalenti. A difendere Eletti c’era l’avvocato Domenico Noris Bucchi.
Fra sessanta giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza, dopodiché si valuterà la possibilità di un eventuale ricorso in Cassazione. Marco Eletti, noto anche per aver partecipato al quiz televisivo “L’Eredità”, uccise il padre Paolo a martellate nella casa di famiglia e tentò di uccidere anche la madre, Sabrina Guidetti, che fortunatamente sopravvisse.
Eletti è stato assolto dall’accusa di falsificazione delle ricette per ottenere il benzodiazepine, una sostanza iniettata nei bignè portati alla famiglia e mangiati dalla madre. Tra le aggravanti contestate dalla pubblica ministero Piera Cristina Giannusa vi era anche quella dei rapporti parentali con Paolo Eletti, ma questa è stata caduta in udienza preliminare dopo che il test del DNA aveva rivelato che la vittima non era il padre biologico dell’imputato.
Quanto al movente dell’omicidio, secondo l’accusa è da ricondurre alla scoperta di una doppia vita legata a un’altra identità di genere del padre, oltre a questioni relative alla casa di famiglia che i genitori non volevano lasciare, ma che lui avrebbe voluto ereditare immediatamente.