Primo Maggio, sindacati in piazza per una nuova Europa
I sindacati sfileranno in un corteo in partenza alle 15 di mercoledì da viale Montegrappa fino a piazza Martiri del 7 luglio: poi il concerto de Lo Stato sociale
REGGIO EMILIA – Un nuovo modello di Unione europea concentrata su pace, lavoro, diritti e giustizia sociale. E’ quello che le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Reggio Emilia si aspettano dalle prossime elezioni e che rivendicheranno con forza nella giornata dell’1 maggio.
Nella città del Tricolore, sotto lo slogan “Al lavoro per la pace”, i sindacati sfileranno in un corteo in partenza alle 15 di mercoledì da viale Montegrappa all’angolo con la via Emilia. La manifestazione raggiungerà poi piazza dei Martiri del 7 luglio dove (alle 16.15) i segretari territoriali Cristian Sesena (Cgil) e Roberto Rinaldi (Uil) terranno i loro interventi, con quello conclusivo affidato a Rosamaria Papaleo, segretaria della Cisl. Come da tradizione si conferma anche a livello locale il “concertone”, previsto alle 17 con la band “Lo stato sociale”.
Per Sesena, che interviene sui contenuti della giornata, “occorre un nuovo profilo sociale dell’Europa che deve esercitare il suo vero ruolo di vocazione diplomatica e lavorare per un regime unico di pace”. Anche perché, dice il segretario della Camera del lavoro reggiana, “le conseguenze delle guerre in termini di compressione dei diritti sono concrete e tangibili, e già le stiamo misurando”. Per Sesena, inoltre, “lo spirito che ha animato le politiche europee dopo il Covid era quello giusto e deve trovare una continuità per dare dignità al lavoro, ma anche promuovere il welfare e la sanità pubblica come bene universale”.
Sulla stessa linea di Sesena è Papaleo, secondo cui l’Europa deve innanzitutto “operare come un gigante per la pace” e pensare “alle sue comunità”, ad esempio promuovendo “una sanità pubblica che in Italia oggi diciamo essere un malato cronico. Ma è uno slogan e la politica deve dare risposte”. Papaleo avvisa inoltre: “Queste elezioni europee ci mettono davanti ad un bivio decisivo: da una parte l’Europa della democrazia e delle riforme, dall’altra quella dei nazionalismi”. Per la segretaria della Cisl, infine, “sul fronte economico servono politiche comuni contro l’evasione fiscale e la concorrenza sleale fatta riducendo i diritti del lavoro”.
L’1 maggio “sarà un giorno di rivendicazione – assicura il coordinatore della Uil di Modena e Reggio Emilia Roberto Rinaldi – perché vediamo un’Europa lontana da quella immaginata dai suoi fondatori, che sognavano una terra della mediazione”. Inoltre, prosegue Rinaldi, “registriamo segnali negativi perchè non vengono date risposte su diversi temi che da tempo stiamo proponendo”. Per l’esponente della Uil, ad esempio, “è tempo di creare uno statuto dei lavoratori di caratura europea e la transizione energetica deve assolutamente accompagnarsi ad una transizione sociale”.