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Aggressione alla ex Caserma Zucchi, Lega e Fdi: “Situazione fuori controllo”

31 maggio 2024 | 17:16
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Aggressione alla ex Caserma Zucchi, Lega e Fdi: “Situazione fuori controllo”

Rinaldi e Aragona vogliono telecamere, tornelli e presidi delle forze dell’ordine. Mario Lanzafame, di Sic: “Bisogna mettere in atto delle politiche giovanili”

REGGIO EMILIA – Il giorno dopo l’aggressione a un 18enne straniero alla Caserma Zucchi, che è stato preso a pugni da un coetaneo magrebino che aveva fatto qualche apprezzamento di troppo alla sua ragazza, intervengono la Lega, Fdi e Sic.

Alessandro Rinaldi, segretario della Lega, commenta: “Quando in consiglio comunale, in questi anni, facevo presente che, se vogliamo che i nostri concittadini prediligano i mezzi pubblici rispetto all’automobile, dobbiamo fare in modo che si sentano sicuri a salire sui bus cittadini senza timori di essere rapinati o di assistere a violenze a scena aperta, i consiglieri di maggioranza sorridevano dicendo che, come al solito, la Lega soffia sulla paura della gente per cercare consenso in modo becero. Quanto accaduto ieri in Caserma Zucchi purtroppo non è un episodio isolato, ma rappresenta una delle tante violenze che, negli ultimi anni, si sono consumate su mezzi pubblici o, come nel caso di ieri, nei terminal di attesa”.

Continua Rinaldi: “Ricordo in questi anni ripetute e periodiche aggressioni di bande di giovanissimi ad autisti di Seta, studenti portati all’ospedale perché era stato spruzzato spray al peperoncino, risse assai frequenti. Già in passato avevo suggerito l’adozione di tornelli per salire sui bus, come avviene in tante città europee, supportate da telecamere per meglio tutelare la sicurezza degli utenti e degli autisti. Come al solito, le nostre proposte sono cadute nel vuoto, con la giunta Vecchi che ha preferito sottovalutare il problema non occupandosene minimamente. Oggi la situazione è divenuta intollerabile, autisti chiedono l’adozione di telecamere e presidi fissi per tutelare la loro sicurezza sul posto di lavoro. Allo stesso modo gli studenti chiedono di poter salire sui bus cittadini per fare i tragitti casa- scuole senza timori di aggressioni o altro. Fare ancora finta di nulla non si può, occorrono misure tempestive che sappiano risolvere queste situazioni che si ripetono da troppo tempo”.

Sulla vicenda interviene anche Alessandro Aragona, capolista di Fratelli d’Italia alle elezioni comunali, che aggiunge: “L’ennesimo episodio di violenza avvenuto nella stazione di interscambio della Caserma Zucchi non può che confermare se ancora ce ne fosse bisogno di essere davanti a una città allo sbando e fuori controllo. In questo senso, le colpe dell’amministrazioni sono enormi. Nel caso specifico, gli stessi sindacati di categoria avevano più volte invitato l’amministrazione a procedere all’installazione di impianti di videosorveglianza e alla previsione di un presidio fisso delle forze dell’ordine a tutela dei conducenti, degli utenti e di tutti coloro che frequentano per studio o per lavoro l’area della Caserma Zucchi. Ogni richiesta è stata inascoltata ed ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il 6 giugno sarà presente in città il sottosegretario agli Interni, Wanda Ferro, per confrontarsi con tutte le rappresentanze e gli operatori dei comparti e dei settori coinvolti”.

Di diverso tenore, invece, l’intervento di Carmelo Mario Lanzafame, candidato di Sic in consiglio comunale, che scrive: “Ieri è successo l’ennesimo fatto di cronaca che ha visto minori, o quasi, coinvolti in violenze. Sono padre di tre figli, e volevo portare, per quanto possa essere utile, la mia solidarietà e la mia vicinanza ai ragazzi vittime e ai genitori. Ho provato anch’io la rabbia e la voglia di dare una lezione ai prepotenti di turno, perché di prepotenza si tratta, quando successe anche a mio figlio, che girava per la città con un suo compagno di classe, un episodio simile, ma di entità minore”.

E aggiunge: “Ma nello stesso tempo, in quanto candidato per il consiglio comunale, mi chiedo se “la città delle persone”, al di là dello slogan, possa intervenire per tutelare, per prevenire, per reprimere quando occorra. Mi chiedo se non sia l’ora di mettere in atto politiche giovanili che, se da un lato contrastino e prevengano l’emarginazione e la disperazione di una parte della sua popolazione giovane, dall’altro siano in grado di fare percepire come sereno e fuori pericolo l’attraversamento di spazi urbani che stanno, di fatto, diventando luoghi insicuri”.

Conclude Lanzafame “Al di là infatti delle telecamere, delle volanti, dell’esercito, che paiono essere spesso dei palliativi, credo che un’amministrazione di sinistra debba sviluppare una vera e propria politica che introduca nuovi e più efficaci strumenti. Occorre riconoscere che le scarse risorse e, forse, idee, che abbiamo finora impiegato non sono sufficienti e, soprattutto, non sono in grado di intervenire efficacemente sulle dinamiche sociali che innervano la nostra, di tutti e tutte, città. Ciascuno per la propria parte è chiamato a prendersi un pezzo di responsabilità e non solo a delegare. E una risposta univoca è semplificatoria”.