
“Da questa mattina uno spazio pubblico, abbandonato e messo all’asta sul mercato, torna vivo e viene restituito alla città”. Il plauso di Sic
REGGIO EMILIA – Il centro sociale Aq16 ha occupato ieri mattina gli ex poliambulatori dell’Ausl di viale Monte San Michele.
Scrive il centro sociale: “Da questa mattina uno spazio pubblico, abbandonato e messo all’asta sul mercato, torna vivo e viene restituito alla città. Di fronte all’incessante svendita del patrimonio pubblico a vantaggio della speculazione immobiliare abbiamo deciso di agire una rottura, prendendo noi in mano il martelletto dell’asta, per dettare i termini di come gli spazi possono e devono essere adattati per vivere una città inclusiva e sostenibile”.
L’occupazione è propedutica al lancio della campagna Per l’Abitare Sociale, che “oggi prende casa all’interno degli ex Poliambulatori Ausl , da cui lanciamo un invito a tutta quella parte di cittadinanza che è interessata e disposta a cospirare e a costruire pensiero, relazioni, alleanze per invertire la rotta ed immaginare un nuovo abitare la città”.

A sostegno dei giovani di Aq16 intervengono anche Federica Zambelli e Cosimo Pederzoli, capilista di Sic-Sinistra in Comune per Massari Sindaco, che scrivono: “Un primo maggio bagnato dalla pioggia ma reso vivo da alcune e alcuni attivisti per il diritto alla città che hanno restituito simbolicamente alla collettività un luogo del centro storico a cui tanti reggiani sono storicamente legati, gli ex poliambulatori Ausl di via Monte San Michele 8. In un’ epoca storica in cui tanto patrimonio immobiliare pubblico viene alienato, questo gesto vuole dimostrare che le esigenze basiche della popolazione: case di emergenza, luoghi della salute pubblica, consultori, spazi per le esigenze aggregative studentesche e giovanili possono divenire realtà valorizzando l’esistente.Una riflessione aperta dai nostri giovani, nella giornata di noi lavoratrici e lavoratori che intendiamo recepire e portare all’interno del dibattito della campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno. Questo palazzo deve essere preso in carico dall’amministrazione comunale e trasformato in luogo della comunità con spazi dedicati all’abitare, vera emergenza dei nostri tempi”.