
I sindacati: “L’operazione del polo della Moda di Max Mara, in via Filangieri, non c’entra né con modernità, nè con l’etica”
REGGIO EMILIA – “Nelle molteplici occasioni di dibattito coi candidati al ruolo di sindaco di Reggio Emilia, alcuni promossi anche dalle forze sindacali, è emersa la proposta di un patto sulla ‘Logistica etica’ nel nostro territorio”.
Lo scrivono Cgil e Uil che aggiungono: “Crediamo sia un tema importante, tanto importante che Cgil e Uil lo lanciarono più di un anno fa nelle loro iniziative. Non solo: del tema si provo’ a investire l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore uscente Alex Pratissoli, che si dichiarò interessato e disponibile. Purtroppo però, come spesso accaduto negli ultimi anni con l’amministrazione uscente, questo progetto è finito su un binario morto”.
Cosi Cgil e Uil provinciali che proseguono: “Di logistica si è ripreso a parlare solo con l’ufficializzazione di vendita del polo di Via Filangieri a Max Mara, con tanto di applausi bipartisan, salutata da taluni come “modernità”. Peccato che questa operazione non c’entri nulla con la modernità, ma nemmeno con l’etica”.
Continuano i sindacati: “Si è parlato di creazione di 800 posti di lavoro che, in realtà, sono quelli che già ci sono nei diversi cantieri Max Mara e che verranno solamente trasferiti. Non si è parlato del fatto che questi 800 lavoratori operano in regime di appalto e che non hanno i primi tre giorni di malattia pagata o un ticket mensa, e che sono sottoposti a turni e ritmi alienanti. Non si è nemmeno fatto cenno al numero enorme di tir e camion che, a qualsiasi ora del giorno e della notte, transiteranno da Mancasale intasando il traffico e inquinando”.
Concludono Cgil e Uil: “Forse prima di utilizzare definizioni accattivanti che poi rischiano di diventare solo slogan strappa like sui social sarebbe meglio provare a essere coerenti con le scelte che si fanno e i giudizi che si esprimono su quelle scelte”.