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“Fate i vittimisti, ma quell’edicola non poteva essere utilizzata”

12 maggio 2024 | 16:00
“Fate i vittimisti, ma quell’edicola non poteva essere utilizzata”

Verdi e Possibile, insieme a Italia Viva, Psi e +Europa intervengono dopo che la polizia locale ha “sfrattato” Coalizione civica

REGGIO EMILIA – Verdi e Possibile e Uniti per Reggio Emilia (la lista formata da Italia Viva, Psi e +Europa) criticano Coalizione civica per l’utilizzo dell’edicola come sede per la campagna elettorale, sostenendo che la lista doveva sapere che quello spazio non doveva essere utilizzato per quello scopo. Nei giorni scorsi la polizia locale è intervenuta e ha intimato la chiusura dello spazio.

Scrivono Verdi e Possibile: “Confermiamo quello che dice Dario De Lucia: utilizzare un’edicola come sede elettorale ci sembrava una bellissima idea e abbiamo preso informazioni. Ma abbiamo rinunciato all’idea dopo aver verificato che non si poteva usare per scopi elettorali. Un paio di mesi fa con Verdi e Possibile avevamo effettivamente avuto la stessa idea di Coalizione Civica: perché non prendere un’edicola come sede elettorale invece che il solito negozio in centro storico? È uno spazio simpatico, trasmette un’idea di leggerezza ed è un atto di riutilizzo concreto di uno spazio urbano che sta cadendo in disuso. A oggi rimaniamo convinti fosse un’ottima idea. Tuttavia, dopo esserci informati, abbiamo dovuto rinunciarvi: secondo la normativa le concessioni per le edicole non sono subaffittabili, e anche se lo fossero la destinazione d’uso è molto stringente. Leggendo la norma, ci è sembrato evidente che non si potessero usare per questo scopo, cosa della quale, ci risulta, De Lucia era stato informato dagli uffici preposti. Coalizione Civica si lamenta perché la sua sede elettorale è stata chiusa e ci tirano in causa perché sapevano che ci eravamo informati. Chiedono sibillinamente se noi, per via della nostra collocazione politica, avremmo subito lo stesso trattamento. Non lo sapremo mai, proprio perché noi abbiamo fatto attenzione a quel che facevamo, rispettando le regole, perché con la spregiudicatezza e la disinvoltura non si amministra la città”.

Sulla vicenda interviene anche Uniti per Reggio Emilia che aggiunge: “E’ compito della forza politica presente da tempo in Consiglio Comunale sapere se un chiosco di rivendita di giornali è luogo idoneo a essere sede per gestire la campagna elettorale. È compito della forza politica assumere le dovute informazioni dagli Uffici competenti e non ignorarne le indicazioni. Essersi assunti il rischio di aprire una sede non idonea, nonostante il regolamento delle concessioni, ci suscita due domande: i principi di legalità e trasparenza tanto declamati hanno qualche valore o sono solo slogan elettorali? Insinuare nel cittadino il dubbio di indimostrabili differenze nel trattamento riservato alle forze politiche giova a migliorare la fiducia nelle istituzioni che si rappresentano? Ciò e ancora più grave se a farlo sono esponenti attualmente eletti in Consiglio Comunale. Questa polemica sa di speculazione elettorale volta a delegittimare l’operato dei servizi amministrativi, che invece hanno puntualmente svolto correttamente il loro lavoro. Inoltre ai cittadini viene venduto un vittimismo dal sapore populista con conseguente richiesta di raccolta contributi con la scusa della “profonda ingiustizia subita””.